Prato: Giulini, industriale italo-cinese (o cino-italiano?) fonda Città Italia

 

Comincia domani, con l’arrivo a Nanchino, la missione del presidente della Provincia di Prato in Cina. L’obiettivo è il potenziamento delle relazioni finalizzate agli scambi commerciali, culturali e di alta formazione. Lamberto Gestri sabato parteciperà all’inaugurazione del cantiere per la realizzazione della “città Italia” di Quanijao, un vasto centro destinato al commercio dei prodotti made in Italy che verrà realizzato da Xu Qiulin – Giulini. l’imprenditore cinese associato all’Unione industriale pratese, a trenta chilometri da Nanchino.

La Provincia è decisa a continuare a lavorare per rafforzare gli scambi con la Cina, è un processo necessario per l’integrazione sociale ed economica – sottolinea il presidente della Provincia – La nascita di questo centro del commercio del made in Italy, dove più che i grandi marchi saranno presenti i prodotti d’eccellenza delle piccole-medie imprese italiane e in particolare toscane e pratesi costituisce un’esperienza da guardare con interesse e attenzione. Può essere una interessante opportunità per le nostre imprese”. Secondo Gestri “mentre è necessario continuare a combattere la battaglia di contrasto all’illegalità, potenziando tutti gli uffici che hanno competenze in questo ambito, resta fondamentale l’obiettivo di rafforzare tutte le azioni per l’emersione delle imprese cinesi e per la loro integrazione”.

Numerosi gli incontri finalizzati al potenziamento delle relazioni utili agli scambi commerciali. Il presidente della Provincia, che è accompagnato dall’assessore alla pianificazione urbenistica Alessio Beltrame, domani pomeriggio incontrerà il direttore dell’ufficio esteri della città di Nanijng. Lunedì, a Shangai, è in programma un confronto con il console generale, Massimo Roscigno. La missione di Gestri prosegue con la tappa Wenzhou, con la cui municipalità la Provincia è gemellata. Qui sono previsti diversi incontri con le autorità locali, a partire dal sindaco. In ponte ci sono iniziative di collaborazione sul fronte dell’istruzione come il gemellaggio tra l’istituto Datini e la Huaqiao school, dell’alta formazione come le collaborazioni il Pin per il corso Cedic e della sanità. Nel ruolino di marcia del presidente c’è anche un incontro per richiedere agli amministratori di Wenzhou spazi per l’esposizione e la vendita di prodotti pratesi e italiani. Prima di tornare in Italia Gestri incontrerà anche il console italiano a Pechino, Riccardo Sessa.

Il centro del made in Italy in Cina – Città Italia sorgerà a Quanijao, a trenta chilometri da Nanchino. Il progetto nasce per favorire l’ingresso nel difficile mercato cinese delle piccole medie imprese italiane, avendo un riferimento locale strutturato e affidabile che conosce le dinamiche di marketing e può razionalizzare i costi della promozione. Città Italia è progettata pensando a Venezia, la città di Marco Polo. Ci saranno piazze grandi, campielli, strade e tanta acqua. Sarà organizzata attorno a una grande piazza-parco pubblico.

 

Prato: Giulini, industriale italo-cinese (o cino-italiano?) fonda Città Italiaultima modifica: 2009-11-19T18:23:00+01:00da minobezzi1
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