Prato: ‘The Chineses in Prato’

La Monash University Prato Centre ha molti meriti, non ultimo quello di aver riportato a nuova vita il bel Palazzo Vai di via Pugliesi svolgendovi la sua attività istituzionali e ospitando tante iniziative di carattere culturale.
Ed è fra quest’ultime che rientra la presentazione del libro Living outside the walls: The Chineses in Prato frutto di una ricerca durata più di due anni eseguita dal Monash Centre for Community Networking Research. Argomento tutti sanno quanto importante e attuale nella Prato di oggi.
 
Simpatica l’introduzione della direttrice profesoressa Loretta Baldassar: «Ci siamo a lungo interrogati sulla lingua da scegliere per questo evento. Il libro è in inglese, noi siamo australiani, e quindi di lingua inglese, ma siamo a Prato, dove si parla italiano. Abbiamo scelto la lingua inglese, con traduzione, avvertendo però che chi vuole intervenire può farlo in italiano. – ed ha aggiunto – Nel nostro paese c’è un modo di dire “chi impara la lingua dell’altro ne impara anche l’anima“. E questo libro scritto a più mani, da italiani, australiani e cinesi è una fotografia, speriamo riuscita bene, dell’incontro fra “anime” che vede protagonista, a Prato, la comunità di origine cinese più numerosa d’Europa».
 
Il dr. Graeme Johanson, Direttore del Monash Centre, ha illustrato il lavoro di ricerca fatto per giungere alla pubblicazione del libro, indicando in particolare le metodologie di ricerca adottate.
 
È stata poi la volta di Edoardo Nesi, autore di libri di grande successo, qui nella sua veste istituzionale di Assessore alla Cultura, Sviluppo economico e Marketing Territoriale della Provincia di Prato. Mi ha fatto tanto piacere ascoltare, ed è stata per me la prima volta, l’intervento di un amministratore della nostra città in un perfetto e fluente inglese, senza l’aiuto di un testo scritto. Portare Prato fuori dalle secche di una situazione non certo rosea passa anche dallo smarcamento da un certo provincialismo, una etichetta che molti ci attaccano addosso e che –  purtroppo – noi non facciamo molto per toglierla.
 
Voglio infine ricordare una frase di Nesi: «Grandi nazioni sono nate con la fusione di genti che venivano da lontano. L’Australia ne è certo un esempio fra i maggiori. Si invoca per gli immigrati la legalità. Come scrittore, come assessore, come uomo certo che voglio il rispetto delle regole e la legalità. Anche nella comunità cinese. Ma questo è solo il primo tempo. Poi si deve passare all’integrazione, a raccogliere i contributi di tutti. Ho l’impressione che a Prato si sia ancora fermi al primo tempo. Sarebbe come vedere una partita di calcio solo per i primi 45 minuti. Il libro che stiamo commentando ci aiuta a disputare anche il secondo tempo».
 
pratoblog
Prato: ‘The Chineses in Prato’ultima modifica: 2009-11-19T15:14:53+01:00da minobezzi1
Reposta per primo quest’articolo