………e ancora Firenze: UmaneXXimo

Universalmente riconosciuta come una capitale mondiale della Cultura, Firenze deve saper riattualizzare la lezione Rinascimentale proponendosi come un modello di società aperta e innovativa, capace di dare qualità, valore e impulso all’economia, alla cultura e al sistema di vita sociale.
Con questo spirito, l’Associazione Italiana Cultura e Sport si propone di valorizzare la cultura giovanile e l’innovazione promuovendo una rassegna espositiva sulla giovane arte della città. Dal 29 novembre al 2 dicembre 2009 la rassegna dal titolo UmaneXXImo presenterà, nello splendido Salone delle Compagnie dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, il lavoro di undici giovani autori che proporranno opere di pittura, arte digitale, installazione, videoarte, scultura e comix. Sono inoltre previste performances di danza contemporanea e videoarte e una tavola rotonda sul sistema dell’arte contemporanea in Italia.

GIOVANNI BIGAZZI
Nato a Firenze nel 1977. Negli anni ’90 Giovanni Bigazzi ha iniziato la sua carriera artistica collaborando con noti musicisti fiorentini. Nel 2001 scopre la fotografie e inizia a esporre nel contesto di mostre collettive d’arte e incontra Massimo Innocenti, docente della Libera Accademia di Belle Arti a Firenze e la sua associazione “Silere”. Attualmente Giovanni lavora in produzioni e edizioni musicali per l’etichetta discografica “GnB Music” Srl. Nelle sue fotografie, Bigazzi esprime un sentimento prossimo a quello della musica, scegliendo di ritrarre il Tempo, nell’attimo seguente a un invisibile viaggio di emozioni. Opere a colori e in bianco e nero che lasciano trasparire la luce del segreto e lo scintillare delle forme.

GIACOMO COSTA
Nato a Firenze nel 1970. Attratto fin dagli inizi dalla possibilità di intervenire sulla realtà fotografata, Giacomo Costa trova la sua massima realizzazione nella scoperta delle possibilità di manipolazione che l’uso delle tecnologie digitali gli offrono. Nel 1996 esordisce con la serie degli Agglomerati, semplici montaggi di immagini ottenute con Photoshop, ma è a partire dal 1999 che abbandona la fotografia tradizionale, seppur elaborata, per dedicarsi esclusivamente all’uso delle tecnologie 3D. Con questi nuovi strumenti, gli stessi usati per gli effetti speciali del cinema, crea immagini e scenari fotorealistici ma inesistenti, ponendo la sua ricerca a metà tra pittura e fotografia.

LORENZO FRANCESCONI
Nato a Firenze nel 1978. Francesconi inizia a suonare nel 1992 in vari gruppi punk della scena underground e poi si iscrive all’Accademia Musicale Lizard di Fiesole. Dopo una breve esperienza teatrale sotto la regia di Altero Borghi entra nella band degli Hefty (primo posto al Rock Contest del 2000). Attualmente è il cantante dei By the Grief. Neolaureato in Scienze della Comunicazione con una tesi sui linguaggi video, da cinque anni Lorenzo è approdato alla forma espressiva del Visual: la realizzazione e la proiezione di brevi filmati e animazioni che accompagnano la musica dei Dj nei locali. Sempre nell’ambito della videoarte, nel 2006, Francesconi ha realizzato una videoinstallazione sui diari del pittore Tarcisio Merati che è stata presentata a Bergamo in occasione di una mostra dedicata all’Art Brut (Arte Irregolare) curata da Bianca Tosatti dove era esposta accanto ad opere di Duchamp e Ligabue. Successivamente l’opera è stata riproposta anche nel Principato di Monaco in occasione di una mostra monografica sempre sul Merati. A seguito di questa realizzazione, il giovane videomaker ha iniziato a lavorare come Vj (Video Jockey) collaborando con vari Dj (Hiroshi Tsuyama, Danex, Shino, Soulsick) in feste private e all’Ippodromo delle Cascine. Dal 2008 è Vj Resident per le serate alernite del Viper Theater. Per la performance in programma all’interno della rassegna UmaneXXImo, Francesconi propone un’installazione videomusicale che unisce ritmiche dub step e improvvisazioni jazz alle immagini in movimento dell’uomo vitruviano di Leonardo Da Vinci.

VALERIO GIOVANNINI Nato a Firenze nel 1977 Laureato a pieni voti in Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Siena con una tesi in Semiotica delle Arti (Relatore: Omar Calabrese. Controrelatore: Marcello Flores d’Arcais), Valerio Giovannini ha frequentato la Scuola Libera del Nudo all’Accademia delle Belle Arti di Firenze oltre a corsi ed happening di estetica, disegno, pittura e scultura sia in Italia che all’estero. Dal 2002 al 2004 organizza e partecipa a numerosi happening di pittura estemporanea con artisti e studenti d’arte provenienti da Giappone, Spagna, Bolivia, Israele, Serbia, Italia e altri Paesi. Nel 2007 segue il Corso di perfezionamento post laurea in Estetica ed Ermeneutica delle forme simboliche al Dipartimento di Filosofia dell’Università di Firenze coordinato da Sergio Givone. Nel 2008 fonda, insieme con la pittrice cinese Peishuo Yang, l’associazione “Present Art” con l’obiettivo di promuovere e diffondere l’arte contemporanea in Cina e in Italia. Disegna e dipinge da sempre e, negli ultimi anni ha sviluppato tematiche di approfondimento estetico sulla cultura degli Etruschi. Iscritto all’albo dei giornalisti, collabora con quotidiani, periodici e siti internet. Durante il suo percorso artistico ha collaborato, tra gli altri, con il pittore collagista Fabio De Poli (Firenze), il fotografo Kostantinos Ignatiadis (Grecia), l’artista docente di tecnica pittorica Santo Tomaino (Torino), con la studiosa d’arte Marilena Pasquali (Bologna) e con gli archeologi, Marzio Fatucchi (Siena) e Paolo Giulierini (Arezzo).

MATILDE MADDALENA
Nata a Montevarchi (Arezzo) nel 1979 Il suo percorso artistico inizia alle scuole superiori nell’Istituto d’Arte “Piero della Francesca” di Arezzo dove si diploma Maestro d’Arte Applicata. In seguito frequenta e si laurea all’Accademia delle Belle Arti di Firenze in fotografia. Subito dopo viene ammessa al corso di “Scenografo della Comunicazione” a Firenze dove arricchisce le sue conoscenze di fotografia e di scenografia. La sua ricerca personale si muove prevalentemente attorno alla fotografia artistica del nudo. Attualmente lavora come libera professionista nello Studio Fotografico “Lineashow ” di Prato dove si occupa soprattutto di styll-life e comunicazione visiva.

MIKAYEL OHANJANYAN
Nato a Erevan (Armenia) nel 1976 Arrivato in Italia per partecipare alla XIII Biennale Internazionale Dantesca di Scultura di Ravenna, nel 1998 è il più giovane partecipante assoluto nella storia della manifestazione e si aggiudica il III premio con l’opera “La benedizione del segno dell’Ariete”. La formazione dell’artista unisce lo studio estetico della forma alla padronanza della materia acquisita negli anni di studio al Liceo Superiore Artistico di Erevan e poi all’Accademia di Belle Arti della capitale armena. Su queste prime esperienze si innestano nuove ricerche artistiche e sperimentazioni sui materiali che si sviluppano a partire dal periodo di studi all’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Il suo pensiero è stato influenzato da incontri ed esperienze artistiche durante viaggi e soggiorni in Russia, Siria, Cipro, Egitto, Francia ed Italia e dagli importanti cambiamenti geo–politici legati al crollo dell’Unione Sovietica e all’indipendenza dell’Armenia. L’artista è membro dell’Association Internazionale des Arts Plastiques dell’UNESCO, Unione degli Artisti dell’Armenia e dell’Associazione Internazionale di Cultura “ARIAN ESSOR”, Parigi. Le sue opere si trovano presso le Cappelle della Chiesa di S. Chiara dei Francesi e del Collegio di S. Roberto Bellarmino (Roma, Vaticano), presso il Museo del Centro Dantesco di Ravenna e il Museo d’Arte Contemporanea di Pavia e nelle collezioni private in Armenia, Italia, Canada, Olanda e Belgio.

MATTEO PICCARDI
Nato a Firenze nel 1977 Dopo il diploma di maturità classica si iscrive alla Facoltà di Architettura di Firenze. Dal 2002 si dedica alla scultura e dal 2008 frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Carrara. Le sue statue nascono da un approccio alla scultura che deriva direttamente dal metodo di lavoro che ha scelto: quello dell’intaglio diretto. Una tecnica che consiste nel prendere un blocco di pietra e scolpire direttamente su questo senza studi preliminari o bozzetti di riferimento, ma semplicemente ascoltando se stessi e la pietra. Ne risulta un opera che prende forma e vita a poco a poco, man mano che si toglie materia e si lascia l’essenziale. Un processo che implica una partecipazione totale dell’artefice durante la lavorazione che diviene non solo metodo e tecnica, ma soprattutto atto creativo. I suoi lavori si presentano quindi come prodotti di un processo quasi catartico, di ricerca di purezza, essenzialità di forma e di sintesi stilistica e formale. Statue a tutto tondo in cui profili sinuosi e netti descrivono forme morbide e sensuali, piani e volumi evocativi.

ELENA SCAPICCHI
Nata a Firenze nel 1977 Elena Scapicchi è un’artista fiorentina diplomata all’Accademia di Belle Arti. Dopo una prima fase in cui si è cimentata nella pittura è passata alla realizzazione di sculture e happening artistici. Quello che muove l’artista, affascinata dalla figura dell’artista concettuale Joseph Beuys, è la realizzazione di performances che escano dai muri delle gallerie e dei musei per entrare nella vita quotidiana. Nel marzo del 2006 Elena mise a segno un happening che fece discutere: gli Alieni a Gavinana! Durante la notte, con un blitz, sistemò cinque lavori in ferro e gesso nella nuova piazza antistante il supermercato. L’installazione sfruttava l’architettura della piazza, simile a quella di una piattaforma di atterraggio per astronavi. Adesso, Elena ha aperto un negozio a Firenze in cui espone una linea di accessori di abbigliamento a metà strada tra moda e arte contemporanea.

MILJAN SUKNOVIC
Nato a Kula (Yugoslavia) nel 1973 Miljan Suknovic ha studiato arte e architettura a Belgrado, Praga, Amburgo e Firenze (dove si è diplomato all’Accademia delle Belle Arti nel 2005). A partire dal 1997 Suknovic ha esposto in numerose mostre personali e collettive e ha avviato importanti collaborazioni con gallerie d’arte in Italia, Francia, Serbia, Grecia, Germania e Stati Uniti. Attualmente vive a New York e lavora nello studio di Joshua Neustein. Negli ultimi lavori di Miljan la sua ricerca astratta si è indirizzata verso un codice comunicativo geometrico ispirato alle architetture e ai ritmi frenetici di New York. La sua ultima mostra newyorkese si compone si un gruppo di dipinti che indagano il suo incontro/scontro con la cultura e la tecnologia degli Stati Uniti. Sono lavori in cui ciascun gesto riflette la complessa dinamicità dell’ipertesto e della sfida digitale, la tavolozza è diventata fluorescente o metallica a rappresentare un modello di società che funziona solo per riprodurre se stessa senza pensare ai bisogni delle persone.

ELENA TRIOLO
Nata a Firenze nel 1988 Dopo aver frequentato la scuola media di Sesto Fiornetino, la giovanissima Elena Triolo si è diplomata al Liceo Artistico di Firenze. Disegna e dipinge da sempre trovando in questo mezzo espressivo la possibilità di sfogo, espressione oltre che naturale divertimento. Dopo essersi iscritta alla Facoltà di Lettere e Filosofia, indirizzo Storia dell’Arte, Elena ha deciso di non abbandonare l’espressione artstica ed è entrata nella Scuola Internazionale di Comics. La sua innata passione per i cartoni animati e i fumetti rende i suoi diesgni una sorta di caricatura divertente della realtà, utile anche dal punto di vista narrativo. Nel mondo del fumetto, Triolo individua una validissima possibilità espressiva, una letteratura disegnata che stimola il senso estetico di chi vi si accosta.

PEISHUO YANG
Nata a Tianjin (Cina) nel 1978 Giunta in Italia nel 1997, Peishuo si iscrive inizialmente alla facoltà di Scienze Politiche e in seguito passa a quella di Lettere e Filosofia presso l’Università degli Studi di Firenze. Nel 2002 decide di decarsi all’arte e si iscrive alla Libera Accademia di Belle Arti diFirenze laureandosi nel 2008 in Arti Visive. E’ l’olio la tecnica che preferisce, ama gli stratti ottenuti dopo innumerevoli applicazioni al fine di rendere materiche le sue tele. La sua pittura trasmette l’idea che nell’Universo ogni cosa sia in eterno mutamento e che, nello stesso modo ogni opera possa racchiudere in sé un processo di sviluppo continuo. Nei suoi lavori sono fondamentali i colori che interagendo tra loro e stratificandosi sulla tela sedimentano gli eventi della sua vita.

………e ancora Firenze: UmaneXXimoultima modifica: 2009-11-23T12:48:00+01:00da minobezzi1
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