Viareggio: Giulio Francesconi

Giulio-FrancesconiHo conosciuto il webmaster di un sito nel viterbese (Vasanello) e parlando mi ha detto di questo Viareggino (Giulio Francesconi – Ceramista) molto noto dalle loro parti, è conosciuto qui da noi? Può essere interessante inserire note biografiche sul sito web o sul giornale? Sergio Bovi Campeggi che ha così scritto a Viareggiok.

Lo facciamo di seguito con molto piacere – risponde Viareggiok – e, a nome di tutti, ringraziamo Sergio.

Giulio Francesconi nasce nella vecchia Viareggio il 7 maggio 1894 di lunedi. Le note autobiografiche tacciono sulle origini della sua famiglia, ma dai colloqui avuti con i suoi discendenti, si apprende che suo padre era un falegname. Dalle stesse fonti ho saputo, con rammarico, che la casa nella quale Giulio nacque non è più visibile, essendo stata distrutta dai bombardamenti nell’ultimo conflitto mondiale.

La prima notizia che lo stesso Francesconi presenta come nota autobiografica è il fatto di recitare “con una compagnia di dilettanti di un teatrino del rione” e di disegnare e modellare con il fango della strada perchè voleva “fare l’artista”. Il giudizio dei famigliari non era certo lusinghiero, dato che lo “consideravano un pazzo, un voglia a far nulla”, sottoposto allo scherno ed al lubridio del vicinato. Il giovane Giulio, comunque, non era in dissonanza con il clima locale, suscettibile alla temperie dell’arte, in qualsiasi forma espressa; Giovanni Pascoli, Giacomo Puccini e Gabriele D’Annunzio erano spesso in zona, frequentando Torre del Lago, una volta poco distante da Viareggio ed oggi compresa di fatto nel suo perimetro urbano.

A questi si aggiungevano, talvolta, Eleonora Duse, Grazia Deledda, Sem Benelli e la danzatrice americana Isadora Duncan, a riprova che la Viareggio del tempo poteva essere considerata un luogo ove confrontare i molteplici aspetti della congerie artistica.

A questa situazione ricca dal punto di vista estetico, corrispondeva un modello di vita elegante, di bel mondo, non interessante per l’animo rude e schivo di Francesconi, che decide di uscire da tale contesto ed avventurarsi verso altri lidi, in cerca di qualcosa che gli avesse permesso di soddisfare l’istintiva passione per l’arte plastica.

Viareggio: Giulio Francesconiultima modifica: 2009-12-02T11:05:00+01:00da minobezzi1
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