……..e ri-Lucca: Man Ray

fino al 6.XII.2009
Man Ray
Lucca, Lu.C.C.A.

Uno spazio privato che all’osservatore sembra quasi di violare. I ritratti di Juliet non sono solo l’omaggio alla musa, ma il racconto di un’epoca in cui la sperimentazione è all’ordine del giorno…

 

Nel cimitero di Montparnasse, una pietra ovale ricorda una lunga storia d’amore. “Unconcerned but not indifferent”, faceva incidere Juliet sulla tomba del suo Man nel 1976. Lo avrebbe raggiunto nel 1991 e, finalmente, i loro corpi sarebbero stati nuovamente vicini: “Together again”, si legge sotto una foto di qualche anno prima.
Si conobbero a Hollywood, nel 1941. Lui era Emmanuel Radnitzsky, ma i più lo conoscono come Man Ray (Philadelphia, 1890 – Parigi, 1976); lei Juliet Browner, una giovane modella dalla bellezza inquietante.
È subito amore, passione, amicizia, collaborazione artistica. Una fitta rete di emozioni e sentimenti che s’intrecceranno per trentacinque anni. Impossibile non averne sentore guardando la mostra Man Ray. The Fifty Faces of Juliet, tra gli eventi del fitto calendario del Lucca Digital Photo Fest ’09.
C’è da dire che il fondatore del Dadaismo, e stimolante protagonista del Surrealismo, è sempre stato sensibile al fascino femminile. Basti ricordare una delle sue muse più famose, Kiki de Montparnasse (Alice Prin): conosciuta a Parigi nel 1919, sua compagna per circa sei anni, Kiki è l’interprete della memorabile fotografia Le Violon d’Ingres (1924).
Ma sarà Juliet a continuare a nutrire le potenzialità sperimentali dell’artista. Juliet con il sombrero, in versione integrale come ninfa dei boschi, con il turbante, mentre suona il violino, con un sorriso enigmatico… Il volto di Juliet, quasi un’ossessione, dichiarata nel titolo del libro-portfolio The Fifty Faces of Juliet (1954).
Al momento di scattare le foto, o lavorando in camera oscura, ho sempre evitato tutte le regole fisse”, scriveva lo stesso Man Ray. “Ho mischiato gli elementi più assurdi, ho usato pellicole scadute, ho commesso crimini odiosi contro la chimica e la fotografia, ma nessuno è in grado di accorgersene”.
In mostra, cinquanta stampe originali che abbracciano il periodo 1941-1955, nonché una delle macchine fotografiche di Man Ray (la Huttig a soffietto degli anni ’30). Stampe colorate a mano, negativi ritoccati… Molte immagini sono state scattate in rue Férou 2bis, nel quartiere di SaintGermaindesPrés, dove la coppia andò a vivere quando si trasferì definitivamente a Parigi nel 1951.

In quello stesso studio si è recato Dino Pedriali nel 1975. Le sue fotografie, a conclusione del percorso, inquadrano un luogo affascinante. A un certo punto compare una coppia anziana: nel volto sfiorito di Juliet, che mantiene un profilo perfetto, le tracce dell’antica bellezza.

manuela de leonardis
exibart


dal 12 settembre al 6 dicembre 2009
Man Ray – The Fifty Faces of Juliet
a cura di Janus e Maurizio Vanni
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca
Orario: da martedì a domenica ore 10-19
Ingresso: intero € 7; ridotto € 5
Catalogo Carlo Cambi
Info: tel. +39 0583571712; fax +39 0583950499; info@luccamuseum.com; www.luccamuseum.com

……..e ri-Lucca: Man Rayultima modifica: 2009-12-03T09:13:20+01:00da minobezzi1
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