Siena: Niente saldi all’americana

Da domani c’è il via libera per i saldi anche nel nostro territorio, come nel resto della Toscana. Sebbene qualcuno abbia anticipato i tempi. In gergo paliesco potremmo dire che alcuni esercenti nei giorni scorsi hanno forzato la mossa, esponendo timidamente alle vetrine cantellini tentatori, molto scontanti, che dichiaravano l’intenzione di svendere la merce, anche prima della data canonica fissata dalla legge. E così gli acquirenti con l’occhio lungo, in questi primi giorni di gennaio, si sono già accaparrati sul giubbotto che puntavano da mesi o quella borsa che costava una fortuna e che ora è diventata alla loro portata. Insomma anche a Siena c’è chi fra i commercianti ha abbracciato quella tendenza tutta americana di anticipare i saldi. Negli Stati Uniti lo fanno, muovendosi ben prima del Natale e toccando persino il 70 per cento di sconto su molti prodotti. In America dicono che questa trovata è stata un toccasana per l’economia. E già qualcuno in Italia nei giorni scorsi si è dichiarato pronto a imitarla. E subito scattano le polemiche, soprattutto nella capitale, dove i pro e i contro si inseguono. Vediamo invece a Siena come stanno valutando questa soluzione che viene da lontano. Anticipare le svendite prima delle grandi manovre natalizie, può portare beneficio anche da noi?

Maria Gliatta, presidente provinciale esercenti moda-Confesercenti di Siena avanza alcune perplessità: “Saldi prima di Natale? In linea di principio potremmo essere anche favorevoli, sarebbe una innovazione che potrebbe accorciare la distanza tra la teoria (ovvero la normativa attuale) e la pratica, intendendo quello che avviene negli outlet nel resto dell’anno, o con lo sconto alla cassa anche in altri negozi. Ho la sensazione però che questa novità finirebbe per disorientare ulteriormente il consumatore, che spesso appare già in balìa del caos attuale: sono convinta che a gennaio, dopo le festività, i clienti tornerebbero a chiederci altri sconti, anche se già li avessimo praticati a dicembre. La normativa sui saldi merita sicuramente un adeguamento, ed in questo senso il nostro presidente regionale ha inviato proprio oggi una lettera aperta all’Assessore regionale competente: credo però che sarebbe più utile andare in direzione opposta, ovvero regole certe, valide su tutto il territorio italiano a partire dalla stessa data, eventualmente più avanti nel calendario, e non prima”.

Riccardo Ghini componente della giunta di Confcommercio è nettamente contrario ai saldi all’americana: “Intanto va subito detto che i saldi dovrebbero essere effettivamente “di fine stagione“. Oggi invece c’è molta confusione, c’è chi, con formule varie, inizia prima e vanifica il buono e il bello che i saldi reali possono produrre, per i commercianti e per i consumatori. Non posso pertanto essere d’accordo con i saldi all’americana che sono caldeggiati soprattutto dall’industria che ha interesse ad anticipare i tempi, mentre i commercianti indipendenti hanno tutto da perdere. Ma oggi l’70 per cento del settore è stato fagocitato dalle aziende che hanno gli strumenti per anticipare le svendite e per portarle alle stelle, toccando il 50 per cento e anche più di ribasso. Per il commerciante tradizionale tutto questo significa vendere sotto sottocosto, rimettendoci. Il momento non è favorevole per nessuno di noi, qui a Siena: dobbiamo fare i conti con la crisi e con gli affitti che non accennano ad una flessione consistente”

Gaia Tancredi per corrieredisiena

Siena: Niente saldi all’americanaultima modifica: 2010-01-07T09:57:00+01:00da minobezzi1
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