Tra una crisi a livello globale – 11 i miliardi di dollari persi dalle 100 compagnie aeree più importanti – e il ‘decollo’ della nuova Alitalia – da gennaio 2009 – dagli aeroporti italiani sono transitati 112 milioni 450 mila passeggeri, con un calo del 2,7% rispetto al 2008, già in flessione dell’1,8% se confrontato con i dati del 2008.
All’aeroporto di Ampugnano di Siena il crollo è del 28,9%, un dato su cui riflettere: lo scalo senese è in buona compagnia: Forlì (-32,7%), Brescia (-21,6%), Bolzano (-16%), Verona (-9,9%) e Trieste-Ronchi (-10,4%).
Roma vince su Milano: crollano Malpensa (-14,2%) e Linate (-7,4%), mentre Fiumicino evidenzia un decremento del 6,4% e Ciampino -3%. Tiene Bergamo: Orio al Serio registra, grazie alle compagnie low cost, un aumento del 10,4%. I miracolati dalla crisi sono gli scali di Bologna (+13,2%), Cagliari (+13,8%), poi Trapani (+100,5%) e Cuneo (+51% ).
Guida la classifica lo scalo di Fiumicino – 34 milioni di viaggiatori – segue Malpensa – 17 milioni 551mila – Linate – 8.295.099 – e Ciampino – 4.800.260 passeggeri, grazie alle compagnie low coast. E i dati di dicembre fanno ben sperare, con crescite più che significative per tutti gli scali più importanti.
Male anche il cargo, con un calo del 15% a fine anno. Flessione a due cifre in quasi tutti gli scali, ad eccezione di Alghero (+30,1%).