| Nell’ultimo Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Siena si è parlato di vendite. Il rettore Silvano Focardi, alla fine dell’assise, comunica infatti le modalità con cui verranno “alienate” una parte del Policlinico Santa Maria alle Scotte e della Certosa di Pontignano. Le due strutture di proprietà dell’Ateneo sono il sacrificabile per cercare di ottenere la liquidità necessaria per ripianare il debito che sta affogando l’Università.

Per quanto riguarda il Policlinico la vendita sarà effettuata all’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese ed è stato “deliberato il conferimento alla società REAG Spa dell’incarico di aggiornare la perizia di stima già redatta dalla stessa società”, vista la possibilità attuale da parte delle stesse Aziende Ospedaliere Universitarie di “concordare con le Università l’acquisto della proprietà dei beni immobili già destinati in modo prevalente ad attività assistenziale”. Questo è il percorso tecnico è necessario per la vendita, che se anche viene definita “sempre più concreta” da Focardi, è da considerarsi certa.

Per la Certosa di Pontignano il Consiglio ha deliberato di autorizzare il Rettore a procedere alla sottoscrizione con la società Antoitalia Networking Srl del contratto di mandato irrevocabile a titolo gratuito per la vendita dell’immobile”. Il prezzo di vendita non sarà inferiore a 68 milioni di euro.