Una tavola rotonda, un francobollo commemorativo ed una lapide ricordo e tante alte personalità dal Ministro Bondi a Mario Cervi a Franco Quaglieni. Così, venerdì 5 marzo, Lucca ricorderà il centenario della nascita di Mario Pannunzio, grande giornalista e fondatore de “Il Mondo”.
“La città di Lucca – sottolinea il sindaco Mauro Favilla – non poteva non ricordare un illustre giornalista, Mario Pannunzio, a cui ha dato i natali il 5 Marzo 1910. Che fu grande maestro di democrazia e apprezzato a livello internazionale”.
“Stiamo giungendo al culmine di due anni di iniziative – spiega l’assessore alle biblioteche e ai musei Donatella Buonriposi – che hanno visto Lucca celebrare il grande giornalista, a partire dal 2008 che segnava il quarantennale della sua morte fino al centenario della nascita, con il coinvolgimento delle scuole. Oggi, in un’epoca in cui sembrano essere i mezzi di comunicazione a decidere la sorte di un paese e di una comunità, dobbiamo trovare il coraggio di apprendere dalla lezione di libertà e responsabilità che Pannunzio ci ha lasciato”.
Nato a Lucca nel 1910 ed emigrato a Roma durante l’adolescenza, Mario Pannunzio è uno dei lucchesi di più chiara fama. Dopo l’armistizio del ’43, Mario Pannunzio insieme ad altri amici fondò il Partito Liberale. Nel ‘49 fondò Il Mondo, che s’impose come uno dei giornali più nuovi nel panorama italiano. Il grande prestigio del giornale spiega il numero e la qualità di collaboratori italiani e stranieri. Un giornale che ha fatto storia, che ha caratterizzato il dibattito politico e culturale con un grande senso della laicità, dando spazio ad opinioni politiche diverse, in un momento, il dopoguerra, che era caratterizzato da difficoltà di dialogo. Cito solo per esempio tre firme che discutevano sul Mondo: Croce, Einaudi e Salvemini, che rappresentavano grandi differenze di posizione. Nel dicembre del 1955 fu tra i fondatori del Partito radicale, inizialmente denominato Partito Radicale dei Democratici e dei Liberali Italiani, insieme a Alberto Mondadori, Arrigo Olivetti, Marco Pannella, Eugenio Scalfari e Paolo Ungari. Morì il 10 febbraio del 1968.
Già in occasione del 40° anniversario della morte, il 10 febbraio 2008, l’amministrazione comunale realizzò una serie di iniziative tra cui l’apposizione di una targa presso l’emeroteca del centro culturale Agorà.
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