Pisa: Cyrano de Bergerac

“Viene voglia di applaudire più volte a scena aperta davanti al Cyrano presentato al Teatro di Roma, … soprattutto perché il naso fuori misura del poeta sognatore va a finire sul volto di Massimo Popolizio, e l’interprete fa del copione affrontato un’occasione scenica davvero notevole. L’attore, com’ è sua abitudine, usa la sua vasta gamma di frequenze espressive per sondare certe profondità dell’opera e del personaggio, riuscendo anche questa volta nell’intento di riportare alla luce un’infinità di bagliori nascosti, pur tenendo saldamente in mano i registri di un preziosissimo e vivace gioco scenico”: così si leggeva su Il Sole 24 Ore – una delle tante recensioni positive – all’indomani del debutto del Cyrano de Bergarc firmato da Daniele Abbado, protagonista Massimo Popolizio, quel Cyrano che approda al Teatro Verdi mercoledì 10 e giovedì 11 marzo (ore 21), chiudendo così in bellezza la Stagione teatrale proposta da Fondazione Toscana Spettacolo e Fondazione Teatro di Pisa con il sostegno di GEA-Servizi per l’Ambiente s.p.a..

Lo spettacolo sarà preceduto da un incontro con la Compagnia, organizzato dal Teatro di Pisa in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Ateneo pisano: mercoledì 10, alle ore 17, nella Sala “Titta Ruffo” del Teatro Verdi; interverrà il prof. Alfonso Maurizio Iacono, preside della Facoltà; coordinerà il prof. Adriano Fabris, docente di Etica della Comunicazione.

Testi di culto del teatro in versi tardottocentesco, e capolavoro di un Edmond Rostand non ancora trentenne, Cyrano de Bergerac (proposto qui nella traduzione di Mario Giobbe) è ispirato alle gesta del poeta, spadaccino e libero pensatore Savinien Cyrano de Bergerac, realmente vissuto nel Seicento. La storia è nota: il protagonista, afflitto da un naso enorme, è innamorato senza speranza alcuna della cugina Roxanne, a sua volta innamorata del giovane Christian cui Cyrano presterà le proprie arti poetiche. Christian parlerà e scriverà imbeccato da Cyrano, per conquistare Roxanne, dando vita ad un triangolo amoroso che si protrarrà fin quasi alla fine. Soltanto in punto di morte Cyrano troverà il coraggio di uscire da un’ombra durata quindici anni, per svelarsi a Roxanne e a se stesso, concludendo in tal modo il suo rocambolesco percorso terreno.

La regia di Daniele Abbado, e la splendida interpretazione di Massimo Popolizio (tra i migliori attori della sua generazione, protagonista di oltre trenta spettacoli con Ronconi, e con Castri, Lievi, De Capitani, Avogadro, più volte premio Ubu, premio Nazionale della Critica, nonché doppiatore di vaglia – fu tra l’altro Nastro d’Argento per il doppiaggio dell’Hamlet di Kenneth Branagh; e attore televisivo e cinematografico con Paolo Sorrentino, Michele Placido, Daniele Luchetti), ci restituiscono un Cyrano moderno e lunare, liberato dagli orpelli tardottocenteschi per esaltare la centralità e la musicalità della parola. Un Cyrano che, suggeritore della vita e dell’opera di altri, ci indica passaggi dell’esistenza che non conosciamo, mescola estetica e vita, vita avventurosa e vita letteraria. Un Cyarano che, quando se ne va, porta nel mondo delle ombre il suo gran naso, simbolo di libertà, indipendenza, diversità, marchio di un eroe che si batte fino in fondo anche contro l’impossibile, persino contro le tenebre. Un personaggio in fuga verso l’eroismo di ogni gesto quotidiano, che assume su di sé la impossibilità di qualsiasi eroismo individuale. Un combattente già sconfitto in partenza, che lotta fino alla fine contro un destino tragicomico.

Accanto a Popolizio/Cyrano un cast di giovani attori: Viola Pornaro (Rossana), Luca Bastianello (Cristiano), Dario Cantarelli (Conte De Guiche), Stefano Alessandroni, Giovanni Battaglia, Andrea Gherpelli, Marco Maccieri, Carlotta Viscovo, Elisabetta Piccolomini, Luca Campanella, Mauro Santopietro, Roberto Baldassari, Simone Ciampi, Flavio Francucci, Davide Lora.

Scene di Graziano Gregori; costumi dello stesso Gregori e Carla Teti, suono di Hubert Westkemper, luci di Angelo Linzalata, coreografie di Simona Bucci.

Pochi i biglietti ancora disponibili, in vendita al Botteghino del Teatro Verdi con prezzi che variano dai 30 ai 10 euro. Sconti per i soci Coop-Unicoop Firenze e per i giovani. Per informazioni tel 050 941111.

 

Pisa: Cyrano de Bergeracultima modifica: 2010-03-06T15:04:46+01:00da minobezzi1
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