In gioventù fece il portuale ma contemporaneamente iniziò lo studio del canto lirico su consiglio dell’amico e conterraneo tenore Galliano Masini . Vinse una borsa di studio al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, mettendo subito in evidenza una bella voce con un particolare timbro cupo e profondo.
Nel 1949 lanciò la canzone Addio sogni di gloria del maestro Carlo Innocenzi, che divenne un successo mondiale, ripreso, tra gli altri, da Nilo Ossani e Ferruccio Tagliavini.
Negli anni cinquanta, attraverso i microfoni della radio, assieme a Luciano Tajoli, Giorgio Consolini, Achille Togliani, Claudio Villa e Narciso Parigi divenne uno dei cantanti più popolari e richiesti e cominciò a farsi conoscere con concerti al Gambrinus di Montecatini Terme (Pistoia), al Grand’Italia di Milano ed in altri teatri italiani.
Nel 1966, dopo aver preso parte a varie tournées, tra le quali l’Olympia di Parigi, ritornò in America con la sua famiglia e vi restò fino al 1971, riscuotendo successi ovunque, da San Francisco a Toronto, e divenendo, subito dopo Carlo Buti, l’idolo più amato degli emigrati italiani d’America.
In Italia partecipò al festival di Sanremo , a quello di Napoli ed a Canzonissima .
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