Lucca: Carlo Ludovico Ragghianti

Ricorre l’anniversario della nascita di Carlo Ludovico Ragghianti (Lucca 18 marzo 1910 – Firenze 3 agosto 1987) studioso e critico d’arte lucchese a cui la Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti dedicherà nel corso dell’anno in corso una serie di manifestazioni celebrative. Pubblichiamo pertanto su richiesta del direttore della Fondazione Maria Teresa Filieri il brano che segue, un estratto della lunga autobiografia inedita presentata da Carlo Ludovico Ragghianti nel 1948 alla Commissione di revisione per l’assegnazione della cattedra universitaria di Storia dell’Arte. Non avendo voluto prestare giuramento al regime fascista, nel 1938, anno del concorso, non aveva infatti potuto iniziare la sua carriera di insegnamento. In questo brano Ragghianti parla della sua formazione giovanile a Lucca:

Figlio di architetto, fin dalla prima infanzia ho praticato studi di architetti, pittori e decoratori, e frequentato assiduamente costruttori e artigiani. Potrei costruire una casa e posseggo in grado abbastanza notevole le conoscenze tecniche d’arti e mestieri.

Mio padre si era formato a Firenze al tempo della ricostruzione poggiana, e i molti edifici pubblici e privati da lui costruiti a Lucca fra il 1900 e il 1930 circa risentono tutti di quella nitida disciplina neoquattrocentesea e neocinquecentesca, che fu propria della scuola del Poccianti e del Poggi. Riconosco in queste norme “rinascimentali” le prime vestigia del mio gusto per l’arte.

(…) Oltre alla frequentazione dei pittori locali (fra i quali ricordo un Daniele, uomo colto, che mi introdusse al simbolismo ed al divisionismo; il Lucchesi ed il Campriani, che mi legarono al gusto macchiaiolo, etc) ebbi relazioni coi pochi cultori locali dell’arte, quali il prof. Placido Campetti, erudito locale, il prof. Augusto Mancini, il prof. Eugenio Lazzareschi, etc. Da essi imparai a leggere le fonti antiche ed a praticare gli archivi, ed a legare le opere d’arte alla storia contemporanea. Posso dire che fin da giovanissimo fui fra i più attivi cultori del patrimonio artistico lucchese, che per la sua varietà e complessità rifletté durevolmente nel mio animo il senso della differenziazione coeva dei fenomeni artistici.

(…) seguii gli studi classici sotto la guida del prof. mons. Puccinelli, poeta latino premiato ad Amsterdam varie volte; e per le lettere italiane subii l’influenza del circolo che si stringeva intorno al Pascoli (Caselli, Briganti, etc). A dodici anni componevo anche io versi latini, e fui sempre scolasticamente abilissimo ad imitare testi classici italiani e latini (mentre molto meno studiai il greco). Ad un certo punto, anzi, la prevalenza della cultura letteraria classica, umanistica ed italiana si verificò a tal punto, da farmi quasi decidere, sotto lo sprone del prof. Augusto Mancini e del prof. Fanciullacci, per questa disciplina.

Ma in tutta questa arcadica formazione si inserì con violenza, come esperienza irrecusabilmente tragica (data l’età novella) la persecuzione politica, cominciata con forme aggressive contro mio padre e persino contro di me, a partire dal l924 (…)”.

– Carlo Lodovico Ragghianti –

loschermo

Lucca: Carlo Ludovico Ragghiantiultima modifica: 2010-03-18T10:09:30+01:00da minobezzi1
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