Firenze: Giuseppe Chiari

 Valentina Redditi, per artlabonline

Inaugura negli spazi espositivi della Galleria Il Ponte di Firenze la mostra “I sei scalini sono la musica” di Giuseppe Chiari, il grande artista fiorentino scomparso nel 2007 che aderì al movimento Fluxus e, in ambito musicale, al Gruppo 70.
L’esposizione – realizzata in collaborazione con l’Archivio Giuseppe Chiari e curata da Andrea Alibrandi ed Enrico Pedrini – nasce da un raccolta di opere che l’artista ha sviluppato dal 1987 alla fine degli anni ’90. Il ciclo trae origine dal ritrovamento di un piccolo pianofortino a sei tasti, che Chiari trasforma in opera firmandolo, e che fa poi fotografare in varie situazioni. Da queste prime immagini attraverso l’uso della fotocopiatrice a colori, degli acetati e dei suoi interventi scritti compone un nucleo di carte strettamente connesse all’idea che “I sei scalini sono la musica”.

Chiari, come tutti gli artisti che hanno seguito le esperienze Fluxus, ha spesso utilizzato la fotografia per fissare e testimoniare le sue performance. Fotografie che a partire dagli ormai famosi “Gesti sul piano” dei primi anni ’70 compongono l’altra sezione della mostra, assieme ad alcune immagini veramente rare come quelle de “L’acqua con tre specchi” (1979) e le gigantografie scattate al video televisivo dei movimenti sul piano, poi virate in più colori del 1979.
Da questi due nuclei emerge con evidenza come l’uso della fotografia, che in un primo momento rappresenta il mezzo per fermare un avvenimento, una sua performance, si trasforma, attraverso l’estrema libertà espressiva di Chiari, in linguaggio di cui l’artista si appropria, sviluppandolo all’interno di un proprio e personale percorso.

Giuseppe Chiari nasce a Firenze nel 1926. Dopo gli studi di ingegneria, nel 1947 inizia la sua attività musicale e nel 1950 inizia a comporre. Nel ’61 con Pietro Grossi fonda l’associazione Vita Musicale Contemporanea. Con Sylvano Bussotti coordina la mostra itinerante Musica e Segno. Dal 1962 entra a far parte del gruppo internazionale e interdisciplinare Fluxus, nato negli USA per promozione di George Maciunas e impostato su comportamenti alternativi e continui sconfinamenti della specialità dei linguaggi. Nel ’63 viene eseguito a New York il suo lavoro “Teatrino” all’interno di una serie di concerti organizzati da Charlotte Moorman e Nam June Paik. Partecipa in seguito al Gruppo 70 per la parte musicale. Pubblica il libro “Musica senza contrappunto” nel ’69 e “Senza Titolo” nel ’71. Nel 1970 smette di comporre e inizia una intensa attività di concerti, performance, conferenze che lo portano, fra l’altro, a Berlino, Londra, Parigi, Vienna, Milano, Venezia, Roma, New York. La sua attività come artista visivo lo porta ad essere considerato oggi l’artista Fluxus italiano più importante in campo internazionale. Muore a Firenze nel maggio del 2007.

 

Firenze: Giuseppe Chiariultima modifica: 2010-04-25T17:27:29+02:00da minobezzi1
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