…….e ri-Firenze: Paolo Nitto

Firenze – dal 6 al 15 maggio 2010
Paolo Nitto – Non solo barocco


 

PALAZZO PANCIATICHI
Via Camillo Benso Conte Di Cavour 2 (50129)
+39 05523871

La mostra è uno sguardo sul Barocco di Noto, e sul Paesaggio , con l’aggiunta di alcune opere pittoriche.
vernissage: 6 maggio 2010.
autori: Paolo Nitto

genere: arte contemporanea, personale

exibart

 

 

 

…….e ri-Firenze: Paolo Nittoultima modifica: 2010-05-06T12:05:00+02:00da minobezzi1
Reposta per primo quest’articolo

Un pensiero su “…….e ri-Firenze: Paolo Nitto

  1. La mostra fotografica “Barocco … ma non solo” di Paolo Nitto è stata inaugurata giovedì 6 maggio 2010 alle ore 17.30 al primo piano di Palazzo Panciatichi (Via Cavour, 4 Firenze) dal consigliere regionale Enzo Brogi della Regione Toscana, il quale così ha così commentato l’avvenimento:
    >
    In proposito sottolinea l’Architetto Gaetano Malandrino, per il tramite del blog della Biblioteca di architettura dell’Università di Firenze, che:
    >
    Io, netino, che ho avuto ed ho la fortuna ed il grande privilegio di conoscere personalmente il “Maestro” Paolo Nitto, nell’associarmi ai predetti illuminati commenti, vorrei sottolineare come l’appellativo di “Fotografo Paolo Nitto” risulti nei Suoi confronti quanto meno riduttivo, in quanto se è vero che Paolo Nitto svolge la professione di apprezzatissimo “Fotografo professionista” nella mia Noto, è tuttavia l’ “Artista Paolo Nitto” che giganteggia e ne disegna la figura e bene ha fatto, pertanto, il consigliere regionale della Toscana Enzo Brogi durante la presentazione dell’avvenimento a rivolgersi al “Maestro” appellandolo come “Fotografo-Artista”: perché, occorre dirlo chiaramente, che si tratta di un “Artista” a tutto tondo che spazia, oltre che nel campo della fotografia, anche in quello della pittura e nelle nuove sperimentazioni della ceramica creativa, in particolare nei complementi di arredo.
    Come non cogliere, infatti, l’essenza dell’anima dell’artista allorquando si cimenta ora nella fotografia digitale, ora nella pittura, ora nella ceramica creativa, risultando tutte le Sue opere creative trasfigurate con sapiente apparente incongruenza logica ed incomprensibile significato, ma che in realtà nascondono un senso profondo delle cose con assoluta originalità: l’anima dell’Artista Paolo Nitto si esalta viepiù nelle Sue composizioni “pittoriche”, trasfuse nel sapiente giuoco della tecnica digitale nella fotografia, che così diventano creazioni inconfondibili e personalissime e si fondono nell’armonia di tante creazioni oniriche e suggestive.
    L’anima “pittorica” dell’Artista Paolo Nitto, riconducibile per certi versi alla dimensione del Surrealismo, rappresenta tuttavia un caso irripetibile, non classificabile in un preciso movimento pittorico, avendo creato un suo personalissimo linguaggio nel rappresentare le pieghe più nascoste dell’inconscio e dei sogni di ciascuno di noi.
    Le sue creazioni non mostrano la realtà…non ci fanno ‘vedere’ esplicitamente i contorni del mondo, ma ne sanno comunicare la percezione e le suggestioni dell’infinito che si mostrano evocati attraverso l’armoniosa intensità dei colori: profondissimi blu, contrasti di rossi e di neri, di verdi e di gialli si susseguono in schemi che sembrano insensati, come frammenti di un’arte all’apparenza incomprensibile e priva di significati, ma in realtà sempre rigorosa nei suoi equilibri cromatici, negli accostamenti concettuali che si celano dietro quella finta semplicità dei segni.
    E’ l’incontro di fantasia e ragione in cui si manifesta la personalità rivoluzionaria dell’Artista Paolo Nitto attraverso un processo creativo.
    Davanti ad una creazione di Paolo Nitto si resta senza parole perché nessuno potrà mai raccontarlo con precisione, farsi interprete dei suoi significati nel tentativo di spiegarli e razionalizzare ogni dettaglio.
    Ciascuna creazione sembra avvolta in un mistero; ma è un mistero che si lascia superare e ci fa cogliere – d’istinto – i segni del cuore, quelle profonde, primordiali emozioni che sanno ricomporre la nostalgia dei sogni perduti. (Salvatore Perna)

I commenti sono chiusi.