L’esposizione affronta la tematica della cosiddetta high speed society, l’attuale modello di vita caratterizzato dalla rapidità di comunicazione e produzione dettata dalle possibilità delle nuove tecnologie. Le opere di artisti contemporanei, selezionate per le diverse modalità di affrontare i temi del tempo, della velocità, dell’accelerazione o di una reazione contraria a tutto ciò, forniscono agli spettatori forti esperienze che mettono in evidenza le contraddizioni della nostra società iper-veloce.
Se nell’installazione di Marnix de Nijs ogni visitatore è chiamato a interagire con la visione accelerata di una metropoli, la video performance di Tamy Ben-Tor presenta il frenetico monologo di una donna in preda alle nevrosi e alle ansie della vita moderna. Lo straniamento dell’uomo moderno è anche il tema del lavoro di Fiete Stolte che sperimenta in prima persona una nuova strutturazione del tempo, con una settimana di otto giorni di 21 ore ciascuno, mentre Mark Formanek propone un orologio costruito da operai che montano freneticamente minuti e ore in tempo reale, in un’ironica corsa contro il tempo stesso.
Altre opere riflettono invece su una paradossale “accelerazione immobile”. Arcangelo Sassolino presenta un ambiente in cui una bottiglia di vetro viene riempita di gas fino a giungere a un’improvvisa esplosione, mentre, con Michael Sailstorfer, un pneumatico ruota ad alta velocità contro una parete consumandosi senza spostarsi. Jens Risch arriva a fornire una fisicità al tempo tramite sculture composte da fili annodati in anni di metodico lavoro.
Julius Popp dà forma all’incessante inondazione di contenuti provenienti dai media: parole chiave prese da internet appaiono sotto forma di gocce d’acqua visibili, solo per un attimo, in una spettacolare cascata. L’opera di Marzia Migliora cita un eroe dei media e della velocità come Marco Pantani, tragico esempio di un uomo sconfitto dall’accelerazione del mondo di oggi. La video installazione di Reynold Reynolds fa invece sperimentare un mondo a metà tra realtà e immaginazione, in un continuo incontro-scontro tra tempo umano e naturale.
alla Strozzina