Lucca: Carosello rivive

 

Federica di Spilimbergo per loschermo

Ogni mattina dà il buongiorno dalla moka a centinaia di italiani, ma da oggi l’omino coi baffi della Bialetti è uno dei personaggi che dà il benvenuto ai visitatori della mostra ‘Arrivano i moschettieri dell’animazione‘, allestita all’interno del Museo del Fumetto. Si tratta di una retrospettiva sul mondo di Carosello e, di conseguenza, dell’animazione. Quell’animazione che ha dato vita a personaggi entrati oramai a far parte del nostro vivere quotidiano: da Calimero a l’omino della Permaflex, passando per il Merendero, il Signor Rossi e Carmencita, il mondo della pubblicità dell’epoca di Carosello si mette in mostra, con una retrospettiva unica, che aiuta a comprendere il valore non solo artistico, ma anche sociale che la pubblicità ha avuto nell’Italia del boom economico.

Ieri mattina la mostra è stata inaugurata, alla presenza di alcuni dei più importanti disegnatori italiani: Sergio Toppi, Paolo Piffarerio, Marco e Giovanna Pagot (Calimero), Gino Gavioli, Pino Aloi, Ivo Milazzo e Renzo Calegari, per citarne alcuni, arrivati a Lucca per il taglio del nastro per il più grande evento culturale mai realizzato in Italia, in onore dei maggiori studi di animazione italiana.

Con oltre 3mila pezzi originali, per lo più mai esposti, sistemati su oltre 2mila 700 metri quadrati di mostra, quella di Lucca si attesta veramente ad essere un momento unico per gli appassionati, ma anche per coloro che vogliono rivivere la magia di Carosello. In mostra – anzi in quattro mostre – si possono trovare disegni, schizzi, rodovetri, fondali illustrati e fotogrammi tratti da illustrazioni, animazioni e fumetti. Ma ci sono anche dei cortometraggi e alcuni lungometraggi, restaurati appositamente per Lucca.  

Le mostre sono, di fatto, quattro: la prima è un’esposizione introduttiva e generalista, incentrata sulla nascita dell’animazione italiana e, quindi, dei primi grandi studi di animazione italiani, che, negli anni tra il 1950 e il 1970 si specializzano nella realizzazione di animazioni per la pubblicità, dapprima per gli intermezzi cinematografici e, successivamente, per la televisione, con il celeberrimo ‘Carosello’, andato in onda per vent’anni, tra il 1957 e il 1977. La seconda sezione della prima mostra, invece, regala una retrospettiva dei grandi personaggi dell’animazione italiana: Calimero, il draghetto Grisù, Coccobill, El Merendero, Toto e Tata, Angelino, Vigile Concilia, Tacabanda, Cimabue, Capitan Trinchetto, Svanitella, La Linea, Cavallino Michele, Pippopotamo, Vitaccia Cavallina, tra i tanti. Personaggi che sono entrati nella nostra vita e che, negli anni del boom economico, hanno dato vita a linee di gadget e, in sostanza, hanno vissuto di luce propria, al di là dei prodotti reclamizzati. Albi di fumetti, pupazzi, gadget e quant’altro è raccolto nel padiglione della mostra.

Si passa, quindi, alla seconda mostra: si tratta della più completa rassegna fino a oggi mai realizzata sul primo studio italiano di animazione, lo Studio Pagot, dove ha preso vita, tra gli altri, Calimero. In mostra vi sono centinaia di disegni originali, messi a disposizione dallo Studio Pagot, che donano uno spaccato della creatività artistica di questi disegnatori, creatori anche del primo cortometraggio animato italiano ‘I fratelli Dinamite’ e che hanno realizzato animazioni per Hanna&Barbera e per la Warner Bros e collaborato con studi di animazione giapponesi, come lo Studio Miyazaki, Tezuka Himazawa.

La terza mostra è una ricchissima retrospettiva del lavoro dello Studio Paul Film di Modena, di Paul Campani, dedicata a quello che viene ritenuto uno dei maggiori creativi italiani, che è riuscito a coniugare felicemente l’arte del fumetto con quella dell’animazione, dando vita a personaggi che, dopo anni, mantengono la loro freschezza e sono una sorta di patrimonio culturale comune, entrato nell’immaginario collettivo.

La quarta mostra, infine, è dedicata allo Studio Gamma, dei fratelli Gino e Roberto Gavioli: si tratta della più vasta mostra dell’attività di questo studio di animazione che negli Anni Settanta, con 300 addetti era il più grande studio europeo del cinema di animazione.
Naturalmente non può mancare una ricchissima sezione dedicata ai filmati di animazione: oltre 300 ore di materiale audiovisivo proiettato in oltre 22 spazi appositamente creati.

La mostra – sulla quale LoSchemo.it effettuerà approfondimenti tematici – resterà aperta fino al 31 dicembre e il direttore del Muf, Angelo Nencetti, annuncia che vi saranno delle new entry con il passare dei mesi, come lo Studio Bozzetto. Un’occasione per vedere e rivedere personaggi che hanno veramente fatto – a loro modo – la storia d’Italia e non è un caso che questa mostra sia stata inserita nelle manifestazioni in calendario per il Centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. 

Lucca: Carosello riviveultima modifica: 2010-05-17T09:46:30+02:00da minobezzi1
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