“Un omaggio alla figura intellettuale di Aldo Mazzolai che ha certamente lasciato un’impronta significativa nella cultura grossetana”. Con queste parole il Sindaco Emilio Bonifazi ha voluto annunciare la presentazione del libro postumo di Aldo Mazzolai “La Storia che fece Grosseto”, pubblicato con il prezioso contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. L’appuntamento al quale prenderanno parte il Prof. Carlo Citter, ricercatore presso l’Università di Siena, e il Dott. Paolo Pisani, antropologo e giornalista, è previsto per Lunedì 24 maggio, alle ore 17, presso la Sala Consiliare del Comune di Grosseto,
La pubblicazione del libro rappresenta – ha proseguito il Sindaco – “l’ultimo regalo della città al grande studioso maremmano, scomparso nel 2009 dopo una vita di ricerche su questa terra nella quale si era trasferito all’età di soli 10 anni da Montepulciano”.
Tanti sono infatti i titoli dell’instancabile opera scientifica e umana compiuta da Aldo Mazzolai, attraverso le sue pubblicazioni o anche in favore dello sviluppo del Museo di Grosseto, che trovano una degna sintesi in questo libro.
Come egli stesso scrive con affetto per la sua città in apertura del volume” L’intenzione (…) è stata di fornire ai Grossetani di ogni età, discesi da ceppi maremmani allogeni, un mezzo di prima consultazione su una visione globale dei fatti e delle caratteristiche storiche della loro città (…) specialmente in considerazione dell’eccezionale crescita di Grosseto”.
Il testo risponde perfettamente all’obiettivo e, partendo dalle origini geologiche del territorio, illustra tutto il suo percorso di antropizzazione tra storia e mitologia, passando per tutte le influenze che lo hanno “fatto”: dall’età villanoviana passando per la civiltà etrusca, poi quella romana, per arrivare alle invasioni barbariche. Quindi la storia moderna e contemporanea che va dagli Aldobrandeschi, passando per Grosseto sede vescovile e per la dominazione senese prima e per quella dei Medici poi, per arrivare alla rinascita con i Lorena. Quindi i passaggi che vanno dall’Unità d’Italia ai giorni nostri.
Più che un libro di storia, un libro di storie e luoghi; appunto quelle, come scrive ancora il Mazzolai nelle conclusioni di questo volume, di una realtà che nella sua espansione “si ridefinisce territorialmente e potenzialmente come una vera e propria città”.