La sede espositiva di Palazzo Medici Riccardi dedica a Mario Francesconi una mostra che celebra i cinquant’anni della sua attività artistica:
un’occasione per conoscere il percorso di una figura tanto significativa quanto inafferrabile dell’arte contemporanea italiana, ripercorrendo la sua vicenda artistica e umana costantemente fuori dagli schemi e lontana dalle convenzioni, a partire dagli esordi romani, nei primi anni ’60, sotto gli auspici di Emilio Villa .
La mostra, curata e allestita dall’artista, unisce uno sguardo retrospettivo sui lavori del passato alla presentazione della produzione più recente ed esuberante, istituendo un dialogo inquieto e vibrante tra passato e presente, tra figure ricorrenti e forme che mutano. Attraverso materiali documentari inediti la mostra documenta le amicizie e le frequentazioni con i più importanti protagonisti dell’arte e della letteratura del secondo novecento, da Emilio Villa a Cesare Garboli, da Leonardo Sciascia a Pier Paolo Pasolini, da Romano Bilenchi ad Alfonso Gatto,
da Sandro Penna a Cesare Zavattini, da Venturino Venturi a Giovanni Michelucci, da Mario Tobino a Mario Luzi, da Moses Levy ad Adriano Sofri.
Durante il periodo dell’esposizione si svolgeranno alcuni eventi artistici e di studio su Francesconi, tra cui uno spettacolo inedito di Giancarlo Cauteruccio e della Compagna Krypton.
Il catalogo della mostra è realizzato da Maschietto Editore e contiene testi inediti di Francesco Galluzzi, Alfonso Lippi,
Sandro Parmiggiani, Giuliano Scabia, Luca Scarlini, Carlo Sisi, Adriano Sofri, Franco Zabagli.
Il progetto è promosso e organizzato dalla Provincia di Firenze in collaborazione con Maschietto Editore e Gabinetto Vieusseux,
con il sostegno della Regione Toscana e il Patrocinio del Comune di Firenze, Provincia di Lucca, Comune di Volterra, Comune di Pienza,
in collaborazione con Mediateca Toscana, Compagnia Kripton/Teatro Studio di Scandicci, Biblioteca nazionale Centrale di Firenze,Centro Studi Mario Luzi “la barca”, Palazzo Magnani di Reggio Emilia, GAM di Genova, Volterra Teatro, Associazione Amici di Leonardo Sciascia.