Firenze: Il Palagio dell’Arte della Lana

Il Palagio dell’Arte della Lana fu l’austera sede di questa corporazione mercantile ed industriale, principale fonte di ricchezza della città per l’enorme produzione di tessuti derivati appunto dalla lavorazione della lana. Un ringraziamento al Comune di Firenze e a Luciano Artusi

Orsanmichese
Il Palagio dell’Arte della Lana, in via Calimala , merlato alla guelfa, costituisce una caratteristica testimonianza dello stile architettonico fiorentino del Trecento. Il palagio fu l’austera sede di questa corporazione mercantile ed industriale, principale fonte di ricchezza della città per l’enorme produzione di tessuti derivati appunto dalla lavorazione della lana.
L’Arte, dopo aver raggiunto una grande potenza, ebbe l’incarico di sovrintendere addirittura alla costruzione della Cattedrale di Santa Maria del Fiore.


Il retro del palagio prospetta sulla singolare chiesa di Orsanmichele, forse il monumento più tipico di Firenze perché unì la vita civile a quella religiosa, in quanto da granaio divenne luogo di culto.
La Signoria assegnò alle 21 Corporazione di Arti e Mestieri la cura artistica di Orsanmichele, affinché quell’oratorio fosse abbellito con decorazioni in affresco e sculture. Mentre valenti pittori dipingevano i pilastri interni, le volte e le pareti con le immagini dei relativi Santi Patroni di ogni corporazione, nelle facciate esterne apparivano splendide nicchie-tabernacoli nelle quali furono collocate pregevolissime opere di insigni scultori.

In corrispondenza verticale al di sopra delle quattordici edicole dei Santi Protettori, furono creati altrettanti rosoni o medaglioni che dir si voglia, nei quali tredici Arti e il Tribunale di Mercatanzia fecero riprodurre la rispettiva insegna. Di questi, dieci furono gli stemmi affrescati e solo quattro eseguiti in terracotta invetriata dai Della Robbia.

Nel 1858 vennero ridipinti gli affreschi deteriorati ormai dal tempo meno quello dei Beccai che, a titolo sperimentale, venne molto bene realizzato in bassorilievo dalla Manifattura Ginori ad imitazione degli altri tre robbiani, splendidamente conservati nei secoli, che riproducono le insegne del Tribunale di Mercatanzia, dell’Arte dei Medici e Speziali e della Seta. Il quarto stemma, quello dell’Arte dei Maestri di Pietra e Legname, era stato invece prodotto non in bassorilievo, bensì in piano. 
Alle quattro cantonate, all’altezza di circa un metro dal suolo, si notano, purtroppo deteriorati dal tempo, i simboli agresti dell’avvicendarsi delle quattro stagioni, con alberi fioriti, spighe di grano, uva e alberi spogli.

Il Palagio dell'Arte della Lana e Orsanmichele a Firenze

Firenze: Il Palagio dell’Arte della Lanaultima modifica: 2010-05-24T16:42:45+02:00da minobezzi1
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