Lucca: Pietro Carlo Pellegrini

 

Prestigioso riconoscimento per il Polo Tecnologico Lucchese: il progetto architettonico del primo lotto dell’opera, realizzato dall’architetto lucchese Pietro Carlo Pellegrini, sarà infatti esposto alla Biennale di Venezia, in programma dal 29 agosto al 21 novembre prossimi, nel settore Architettura del Padiglione Italia, sezione “Archetipo/Prototipo”, riservata “alle sperimentazioni libere e attive che cambieranno il nostro modo di vivere il paesaggio e la città nel prossimo futuro”.

Grande la soddisfazione del progettista per l’invito rivoltogli dalla direzione della Biennale a partecipare a quella che è considerata la più importante mostra di arte e architettura a livello mondiale: “Sono avvero orgoglioso – afferma – che proprio quest’opera venga chiamata a rappresentare l’eccellenza italiana nella “vetrina” della Biennale di Venezia, quale esempio di struttura al servizio dell’innovazione, costruita secondo i più moderni criteri di bio-edilizia”.

La struttura, realizzata dalla Camera di Commercio con il contributo di Regione Toscana e Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, si compone di due lotti. Quello progettato dall’architetto Pellegrini è il primo edificio, che ospita la sede di Lucense con i suoi laboratori di ricerca sul cartario e sull’Ict. Nel secondo, progettato dall’architetti Francesca Lazzari della Provincia di Lucca e Marco Sala dal Centro Abita di Firenze (responsabile del procedimento, l’ingegner Riccardo Gaddi) – troveranno spazio un primo incubatore di imprese e aziende appena nate o che ancora devono nascere, orientate all’utilizzo di tecnologia d’avanguardia.

A Sorbano il Parco del terziario eco-sostenibile – Strategica l’ubicazione del nuovo polo tecnologico lucchese, a Sorbano, all’interno del “parco del terziario eco-sostenibile”: un modello d’attrazione ideato per integrare l’attività fieristica con il trasferimento tecnologico. “Un progetto – spiega l’architetto Pellegrini – in grado di evidenziare i valori della qualità della vita e dell’ambiente, insieme alla promozione dello sviluppo economico, e che dispone di un’area attrezzata per il supporto dello sviluppo del territorio, attraverso anche il sostegno ad attività legate alla società dell’informazione e della conoscenza”.

Strategiche anche le scelte progettuali, fortemente sostenute da Lucense, orientate all’utilizzo di soluzioni innovative. Il progetto aveva l’obiettivo di  ridurre al minimo l’impatto ambientale e per questo è stata privilegiata la sostituzione di edifici preesistenti con nuove realizzazioni, caratterizzate da altissima efficienza energetica, senza l’occupazione di ulteriori superfici.

Green Port – Il nuovo polo è  concepito come un ‘green port’, punto di partenza e di arrivo di piste ciclabili e percorsi pedonali, aperto a tutti: il parco sud della città Lucca, che potrà favorire i rapporti tra imprese e cittadini.

Questi i criteri ai quali si è ispirata la progettazione del Polo: ecosostenibilità; rispetto della qualità dell’ambiente; biocompatibilità; edilizia sostenibile attraverso il risparmio energetico. Il fabbisogno energetico dei nuovi edifici sarà del 60% inferiore rispetto ai limiti stabiliti dalle normative vigenti di edilizia sostenibile e l’energia pulita è soddisfatta con l’utilizzo di una microturbina a metano per la cogenerazione di energia elettrica e termica, oltre all’ impiego di pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici.

Gli edifici del polo, infine, saranno tra i primi in toscana a ottenere la certificazione secondo il protocollo SBC (Sustainable Building Council), un protocollo nato nell’ambito del processo internazionale GBC (green building challenge), che permette di valutare l’impatto ambientale  di una costruzione in tutte le fasi del ciclo di vita: progetto, collaudo, esercizio.

loscherrmo

Lucca: Pietro Carlo Pellegriniultima modifica: 2010-05-24T09:06:54+02:00da minobezzi1
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