Carrara: Maurizio Cattelan

Si conclude oggi la polemica sollevata nelle scorse settimane dal progetto che Maurizio Cattelan aveva proposto per la XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara, ormai prossima all’inaugurazione.

Un vero e proprio colpo di scena dopo la bocciatura da parte della Soprintendenza locale dell’idea lanciata dall’artista di sostituire, nella piazza centrale di Carrara, il monumento dedicato a Giuseppe Mazzini, padre del Risorgimento, con una statua in onore di Bettino Craxi.

Maurizio Cattelan ha allora deciso di destinare l’opera, o meglio la sua idea, al Cimitero monumentale di Marcognano, alle porte della città: L’opera definitiva, un monumento funebre in stile liberty dedicato sempre a Bettino Craxi, è stata oggi collocata vicino all’ingresso del camposanto, nei pressi di altri memoriali. L’allestimento dell’opera è durato due giorni ed è terminato nel pomeriggio di oggi.

Questo nuovo sviluppo del progetto di Maurizio Cattelan trova l’accordo del Sindaco di Carrara, Angelo Zubbani, e della Giunta Comunale, che avevano fin da subito sostenuto la proposta dell’artista e del curatore della Biennale di Carrara, Fabio Cavallucci.

Benché il progetto originario sia defunto, Maurizio Cattelan ha sicuramente colto nel segno. L’annuncio della sua operazione ha infatti risvegliato il senso di appartenenza degli abitanti di Carrara, che hanno deciso di difendere, alla vigilia del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, un monumento che considerano loro patrimonio. Per questo stesso motivo il 2 giugno l’Associazione Mazziniana Italiana terrà proprio a Carrara le celebrazioni indette per la Festa della Repubblica.

Maurizio Cattelan non è nuovo alle provocazioni, ma soprattutto più volte con il suo lavoro ha affrontato il tema della morte. Famosa è l’opera, mai realizzata, proposta anni addietro al collezionista francese François Pinault: una lapide funeraria recante l’inscrizione “Pourquoi moi?”, rifiutata dallo stesso committente.

“Tutti i più grandi artisti hanno parlato e parlano della morte – dichiara il curatore della Biennale, Fabio Cavallucci –. Tutta questa vicenda ha dimostrato che il MONUMENTO non è sparito. Quando lo si tocca, come è successo nel caso di Mazzini, il monumento continua ad essere un simbolo che catalizza i sentimenti più forti e viscerali. Questa Biennale di Scultura è una cartina al tornasole che presenta dei progetti che cercano di indagare la realtà e di approfondirne le dinamiche. E quello che è successo a Carrara tocca due aspetti fondamentali della funzione del monumento, quella civile e quella funeraria: Craxi doveva essere celebrato su un piedistallo e alla fine è stato collocato al cimitero.”

 

Carrara: Maurizio Cattelanultima modifica: 2010-05-28T18:05:51+02:00da minobezzi1
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