Prato: Tarik Berber

Imago

Artista bosniaco dai forti accenti espressivi che lavora tra Firenze e Bolzano. E’ uno dei piu’ rappresentativi artisti del -palcoscenico d’Oltrarno-, enclave svagata, popolare e vagamente bohe’mien, in cui Arte e Vita si intrecciano in maniera inscindibile.

Ha partecipato ultimamente a Milano a -Beauty Farm. La bellezza del corpo tra idealizzazione e ossessione- alla Fondazione Durini, con testo critico di Vera Agosti e un’intervista sulla bellezza a Vittorio Sgarbi.

Certo. Ma bisogna tenere bene in mente che rassicurante o estetizzante e’ una parola assai relativa per designare l’arte in tempi sospetti ove tutto si compie e viceversa e contemporaneo e’ solo il gesto nel momento in cui accade.

Disegni -rettiliani-.
Il concetto e’ oramai noto e rimanda a epoche primarie.
Decifriamo, per chi e’ estraneo all’argomento, invincibili presentimenti e determinismo implacabile.

Ritratti che ospitano come un destino, e anche una colpa, un mondo interiore arcaico e spirituale, fitto di simboli terribili e altissimi. Segni e disegni pervasi di spiritualità, di naturale veggenza. Lo sguardo e’ interiore. Si mette in scena fino all’estremo, la stessa faccia della stessa medaglia.

Conosco il pittore ed egli sostanzialmente qui si svaga o piuttosto divaga rispetto all’ordinaria e tormentata emotività da cui e’ condotto, come se fosse d’un tratto possibile sublimare la ferocia di opposti principi elementari che ribolle molto in profondità nella sua pittura, vita-implosione-amore-tristizia-integrità-follia-riso-caduta-elevazione.

Vi e’ un’illuminazione, un dolore nelle cose, che appartiene all’essenza della natura e del tempo e tale dolore intreccia nodi emotivi misteriosi e archetipi la cui intensità e’ di volta in volta infamia o preghiera.

Nulla e’ del resto e infine quel che e’.
E qui la vita sembra colta d’improvviso, come se il soggetto ritratto fosse all’improvviso scoperto. E lasciato li’.
Superfluo aggiungere altro. Lascio, con l’autore, alle vostre personali divagazioni i vostri personali turbamenti.

Alessandro Jommi
(collezionista – di passere d’oltrarno)

Inaugurazione martedi’ 15 giugno dalle ore 19

Lato
piazza San Marco, 13 Prato
orari: lunedi’/venerdi’ 9-13 – 15-19, sabato 15-19
ingresso libero

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Prato: Tarik Berberultima modifica: 2010-06-15T08:40:00+02:00da minobezzi1
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