Prato: Il Difensore Civico

 

E’ un’attività in crescita quella del difensore civico della Provincia di Prato Giancarlo Gentileschi, che ha presentato ieri pomeriggio il bilancio 2009.

Il difensore ha criticato i recentissimi interventi normativi (cioè la Finanziaria 2010) che prevedono la scomparsa del difensore civico comunale (ma salvano quello provinciale, che assumerà il nome di difensore civico territoriale). “L’esperienza dimostra che i cittadini trovano nell’attività della difesa civica un aiuto importante nei rapporti con la pubblica amministrazione e con i gestori dei servizi pubblici – ha detto Gentileschi – Tanto che la stragrande maggioranza dei cittadini che arrivano nel mio ufficio sono stati incoraggiati a farlo dal ‘passaparola’ di familiari, amici e conoscenti”.

I NUMERI – Nel 2009 il difensore civico provinciale si è occupato di 263 pratiche, delle quali 165 sono state aperte nello stesso anno. Considerando i Comuni presso cui il difensore presta servizio grazie a convenzioni con la Provincia, vediamo che 39 casi riguardano Carmignano (27 nuove aperture), 19 Poggio a Caiano (6 nuovi), 30 Vaiano (16 nuovi) 31 Vernio (16 nuovi), 9 Cantagallo (6 nuovi) e 47 Montemurlo (35 nuovi). Il difensore civico provinciale inoltre presta servizio anche presso il Comune di Prato con una convenzione specifica. In questo caso si è occupato di 87 pratiche (di cui 59 nuove). Nel 2009 inoltre sono state chiuse 175, pratiche di cui 112 aperte nel corso dello stesso anno e 63 negli anni passati. Dal confronto con il 2008 emerge una crescita complessiva dell’attività, che si riscontra in percentuale in tutti i Comuni e sta a testimoniare quanto questa esperienza abbia preso sempre più impulso fra i cittadini.

Per quanto riguarda i problemi portati all’attenzione del difensore, intanto bisogna dire che non ci sono differenze tra i vari Comuni del territorio e che le tematiche sono quasi sempre le stesse. Vediamo quali.

LE BOLLETTE – Ricorrenti sono le bollette con conguagli relativi ad anni precedenti ritenuti troppo elevati rispetto ai reali consumi, magari perché non ha funzionato il sistema di autolettura. Si sono poi verificati casi di cittadini che abitano in un condominio servito da un contatore unico (la cosiddetta utenza raggruppata) ove la lettura dei contatori (privati) interni viene fatta da letturisti o ditte incaricate. Se ci sono condomini morosi e l’amministratore del condominio non provvede ad anticipare il pagamento, l’intero condominio si vede interrompere la fornitura dell’acqua. Gentileschi ha agito ripetutamente insieme ad altri difensori civici della Toscana e con il coordinamento del difensore regionale richiamando l’attenzione dell’Autorità di Ambito, ma è evidente che la soluzione sta nell’individuazione di ‘tutte’ le utenze, visto che l’acqua oggi non è più un prodotto a basso costo ed è quanto mai opportuno misurarne con precisione i consumi.

BANCOMAT E CARTE DI CREDITO – Diversi i casi capitati al difensore, anche se non rientrerebbero nelle sue competenze, di utilizzazione fraudolenta di bancomat o carte di credito ai danni dei titolari. Si tratta del fenomeno di sottrazione di somme di denaro tramite i servizi home banking. Gentileschi si è rivolto alla Banca d’Italia, che ha funzioni di vigilanza, e alla polizia tributaria.

IL RUOLO DI GARANTE – Gentileschi ha sottolineato di aver interpretato il proprio ruolo privilegiando la componente di tutela dei diritti umani, piuttosto che quella legata alla funzione di controllo della pubblica amministrazione. Si è occupato infatti anche di persone che si vedono pervenire bollette o cartelle esattoriali non ‘discutibili’ nel merito, ma che non sono in grado pagare. L’unica soluzione è stata chiedere alle varie società la rateizzazione nella misura massima consentita dalla legge. In generale si tratta di soggetti deboli e disagiati che hanno tutta una serie di problematiche concatenate alla loro situazione di disagio sociale (disoccupati, soli e malati, immigrati, extracomunitari).

INFRAZIONI AL CODICE DELLA STRADA – Anche quest’anno diverse le infrazioni nel territorio di Comuni nei quali il ‘contravventore’ non si era mai recato, a causa di targhe rilevate frettolosamente. Spesso però le controdeduzioni vengono respinte dal Comando competente e il contravventore, piuttosto che affrontare ricorsi al prefetto o al giudice di pace, preferisce pagare la multa. Per lo più accolte invece le controdeduzioni nel caso di contravvenzioni elevate a cittadini per essere transitati nella corsia riservata ai mezzi pubblici pur essendo muniti di permesso invalidi.

GESTORI TELEFONICI – Frequenti come di consueto le controversie di cittadini che hanno riguardato i gestori telefonici: in particolare Telecom e Teledue con attivazione di contratti o servizi non richiesti e di addebiti telefonici non riconosciuti, per lo più risolti con il contatto diretto con le società.

 
Prato: Il Difensore Civicoultima modifica: 2010-06-24T14:49:09+02:00da minobezzi1
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