…..e ancora Firenze: Disaccordi legali

26-11-2009
FIRENZE: ORDINANZA SINDACO, STOP ‘FALSI MIMI’
(ASCA) – Firenze, 26 nov –
L’ordinanza è stata presentata questa mattina
dall’assessore al decoro Massimo Mattei e dal comandante della Polizia
municipale Massimo Ancillotti.
L’atto firmato da Matteo Renzi parte da alcune segnalazioni dei vigili urbani a
proposito di soggetti che chiedono denaro “in forma anche invasiva” causando
così una “progressiva perdita della percezione del senso di sicurezza”. Palazzo
Vecchio, quindi, vieta “l’accattonaggio e la mendicità molesti e invasivi” in
particolare da parte di “soggetti vestiti con tunica e copricapo bianchi e con
volto travisato da cera bianca”, i cosiddetti ‘falsi-mimi’, oppure realizzata
“mediante l’utilizzo di animali” o “con modalità invasiva rappresentata
dall’utilizzo di strumenti musicali” con cui “in modo insistente, reiterato
fastidioso si avvicinano avventori di bar e ristoranti”. Vietata anche la
“mendicità invasiva” da parte di soggetti che “evidenziano malformazioni
agli arti e/o con simulazione di gravi difficoltà di deambulazione”. Infine
l’ordinanza vieta accattonaggio e mendicità, anche se non molesti, in prossimità
e all’interno di ospedali e nelle intersezioni stradali. “Non è una svolta
securitaria e nemmeno un ritorno allo sceriffo – ha detto Mattei -. Abbiamo
sentito la necessità di risolvere dei problemi di decoro e siamo intervenuti”.
afe/sam/ss (Asca)

fonte: 

http://www.asca.it/regioni FIRENZE__ORDINANZA_SINDACO__STOP__FALSI_MIMI__E_ACCATTONAGGIO____%282%29-447934–.html

 


– “Certe sere andavamo a prendere il take away alla rosticceria indiana in
via Ghibellina e poi lo mangiavamo sulle scale di Santa Croce sotto lo sguardo
severo di Dante. Di giorno non si può perché i vigili ti cacciano.”
Debora, Gennaio 2010, Firenze

– “La Rosi è una brasiliana che ha un chiosco in piazza Savonarola. D’estate
mette il biliardino fuori, i carabinieri gliel’hanno sequestrato due volte.”
Giulia, Marzo 2009, Firenze

 

 

 

 

Il centro storico di Firenze sembra imbrigliato in un reticolo di norme che definiscono la condotta di chi vive, o solo attraversa, i suoi spazi. Regole con una doppia possibilità di lettura: da un lato, misure per preservare una storicità preziosa, dall’altro, mezzi per esercitare un controllo sulla città, enfatizzando il paventato fine della “conservazione”. 

Il centro storico è la porzione di spazio in cui Firenze intensifica e falsifica l’immagine di se stessa, e, al tempo stesso, la zona in cui regole ed ordinanze vengono applicate con maggiore solerzia rispetto ad altre aree urbane, dando origine ad una discontinuità di governance tra zone contigue, tra centro e non-centro, tra storico e non-storico. È il luogo della congestione e della restrizione: da un lato, si incoraggiano i flussi di visitatori, dall’altro, si limitano le reali possibilità di movimento ed interazione con il territorio attraversato. Le frontiere non sono ai margini, ma all’inte no del perimetro: è solo dopo aver risposto positivamente al sollecito ad entrare, che i confini tra il consentito e il vietato divengono tangibili.
In difesa di una apparente cultura del decoro e anti-degrado, il centro è l’area su cui si depositano, ogni anno, nuovi divieti: contro il bivacco, contro il possesso di alcolici in quantità superiore al normale uso, contro la mendicità e, ultimo, contro i ‘falsi-mimi…soggetti vestiti con tunica e copricapo bianchi e con volto travisato da cera bianca’ (1).
In simultanea accade, talvolta, che chi subisce e vive in questa maglia di impedimenti introietti il divieto, diventando “organico” al sistema di controllo: l’imperativo della sorveglianza e della preservazione non è più solamente accettato, ma esercitato e promosso. Così, una recente installazione di Remo Salvadori, parte del progetto “Alla maniera d’oggi. Base a Firenze”(2), che cercava di mettere in dialogo alcuni luoghi importanti del Polo Museale Fiorentino  con la produzione artistica contemporanea toscana, ha suscitato, da parte di una componente cittadina, una polemica superiore a quella istituzionale.

 

——————————————

(1)
per una descrizione più accurata dell’ordinanza vedere l’articolo
comparso sul sito del giornale “la Nazione” di Firenze il 26.11-09:
http://lanazione.ilsole24ore.com/firenze/cronaca/2009/11/26/264901-accattonaggio_
molesto.shtml
(2)
per informazioni a riguardo consultare gli eventi in archivio
del museo Pecci: http://www.centropecci.it/
(3)
Cfr. Jacques Rancière, La mésentente. Politique et philosophie, Galilée, Paris 1995;
Il disaccordo. Politica e filosofia, tr. it. B. Magni, Meltemi, Roma 2007.

 

 

 

 

PROGRAMMA:

 

15. – 25. settembre 2010
Legislative (printed) layers”
Luisa Lorenza Corna, Bianca Baldacci
50 poster in città

 

domenica 19 settembre 2010
Performance Brave New Alps

Piazza del Mercato, Firenze

 

sabato 25. settembre 2010, INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA, ore 19 
Lecture: Historical Centers Rescue”
Piero Frassinelli – Superstudio

ore 20.00
rinfreschi

ore 21.00
Screening: Tellervo Kalleinen & Oliver Kochta-Kalleinen con associazione START (Firenze), Coro delle lamentele, 2008, 8 min.

ore 21.30
Screening: Bruno Oliviero, Napoli Piazza Municipio, 2008, 55 min.

 

28. – 30. settembre 2010
“derive”
organizzate da Cartografia Resistente

 

22. – 23. ottobre: FINISSAGE

 

venerdì 22 di ottobre

ore 18.00
Performance:

Eva Sauer & Robert Pettena

ore 20.00
Anja Kirsckner & David Panos, Trail of the Spider, 2008, 54 min.

sabato 23 settembre

ore 17.00
Tavola rotonda sulla governamentalità/conservazione:
Sandro Chignola (filosofo, Università di Padova), Laura Colini (urbanista, Bauhaus-University Weimar, Firenze, Berlin), Paolo Cottino (urbanista, Politecnico di Milano)

ore 20.00
rinfresco

ore 21.00
Live Media Set: OginoKnauss (Firenze, Berlino)

 

 

 

 
 
…..e ancora Firenze: Disaccordi legaliultima modifica: 2010-08-27T17:44:00+02:00da minobezzi1
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