Barberino VE (FI): Il Beato Davanzato

Termineranno domenica 5 settembre i festeggiamenti per il Beato Davanzato e il Santo patrono di Barberino Val d’Elsa, San Bartolomeo, celebrato lo scorso 24 agosto.
Ma quest’anno le cerimonie si uniscono come accade ogni cinque anni e Barberino si è vestita a festa.
Il programma delle iniziative “Fiera e Festa del Santo Patrono e per il Beato Davanzato”, cominciato il 24 agosto, è a cura del comitato spontaneo per i festeggiamenti del Beato Davanzato e promosso dall’assessorato alla cultura.
Questi gli appuntamenti per quest’ultimo week end.
Sabato 4 settembre alle 17,00 presso la Propositura sarà inaugurato il dipinto appena restaurato “Il Convito in casa del Fariseo con Santa Maria Maddalena”, dipinto da Giovanni Nigetti nel 1608 e alle 18,30 sarà celebrata la Santa Messa da Monsignor Timothy Verdon, Presidente della Commissione per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso dell’Arcidiocesi fiorentina. Partecipa il Coro delle Voci Bianche dei Colli Fiorentini. Alle 21,30 in piazza Barberini, spettacolo musicale della Compagnia Il Borghetto di Tavarnelle Val di Pesa.
Domenica 5 dalle 9,00 alle 10,30 in piazza Barberini tradizionale benedizione delle automobili e alle 11,00 l’Arcivescovo di Firenze, Monsignore Giuseppe Betori, celebrerà la Santa Messa. Alle 17,00 rievocazione della storia, della vita e della morte del Beato Davanzato in piazza Barberini e al termine esibizione dei falconieri.
Dopo cena, processione del corpo del Beato Davanzato, custodito in un’urna nella Propositura, e Vespri. Presiederà le funzioni religiose, Monsignore Claudio Maniago, Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Firenze. I festeggiamenti termineranno con lo spettacolo pirotecnico alle 23,00.
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Ricordiamo che i festeggiamenti per il Beato Davanzato si svolgono dal 1863 per rendere omaggio a un cittadino di Barberino molto amato e venerato.
Il Beato Davanzato (1202-1290 circa) è venerato nella Chiesa di San Bartolomeo a Barberino Val d’Elsa. Visse nel castello di Semifonte e, dopo la sua distruzione da parte delle truppe fiorentine, sopravvisse al crollo dell’edificio e si trasferì nel castello di Barberino. Questo “miracolo” lo fece innalzare alla Gloria dei Santi dal popolo di Barberino. Dentro la scultura eseguita da Pietro Tacca (indicativamente nel 1630) è custodita la testa del beato. L’opera si trova nella Chiesa di Santo Stefano al Ponte a Firenze.