E’ partito dalla storia della festa del Sacro Cingolo, civile e religiosa al tempo stesso, l’incontro tra la giunta provinciale e le comunità di migranti che vivono a Prato. Diverse decine i rappresentanti delle diverse nazionalità di cittadini che a Prato vivono e lavorano: dai cinesi ai rumeni, dagli ecuadoregni ai peruviani, dai pakistani ai marocchini, passando per la direttrice della Monash University, Loretta Baldassar.
“Per tante famiglie questa è la giornata in cui si invitano i parenti per fare festa – ha spiegato il presidente della Provincia, Lamberto Gestri – ecco la nostra iniziativa vuole valorizzare questa tradizione. La nostra festa deve essere conosciuta e condivisa da coloro che lavorano, vivono, entrano nelle nostre scuole, possono contribuire a un nuovo sviluppo economico. C’è bisogno di parlarci e conoscersi. Comunque vadano le cose dobbiamo costruire un futuro insieme. Non vedo scandalo ”.
Il gesto di Gestri è stato molto apprezzato. Ha ringraziato Matteo Ye Himing“cinese di Prato” . “E’ vero la nostra cultura ci pota alla riservatezza, sembriamo chiusi – ha detto – Ognuno di noi ha il diritto dovere a partecipare”. E proprio Matteo Ye ha lanciato un appello che è stato ripreso da tutti i rappresentanti delle diverse comunità che sono intervenuti: “Smettiamo di parlare di integrazione parliamo di condivisione”.
E la condivionse passa anche attraverso lo sport. Per questo Carlo Iannelli, presidente della ciclistica pratese, ha invitato tutti a partecipare da spettatori alla prossima edizione del Gran Premio industria e commercio.