Carrara: Il mistero del marmo esportato in Cina

 Il lavoro I.S.R. –I.M.M  “Alcune riflessioni sulle transazioni di marmo Carrara-Cina”, presentato ieri, sfata almeno due dicerie diffuse nel settore.
La prima non è vero che esportiamo in Cina blocchi di marmo di qualità inferiore, il prezzo medio ufficiale di un blocco che la Cina acquista è  pari a circa 195 euro a tonnellata, mentre il prezzo medio di tutti gli altri Paesi è intorno a 150 euro la tonnellata.
La seconda è che qualcuno riteneva che la Cina ci facesse concorrenza sui mercati con i nostri stessi prodotti. In sostanza noi esportiamo marmo di Carrara grezzo in Cina, i cinesi lo lavorano e lo trasformano e grazie ai bassissimi costi di produzione, lo riesportano ad esempio negli U.S.A.
NON E’ VERO. Il Distretto esporta in Cina circa 200.000 tonnellate di marmo grezzo, corrispondenti a circa 100.000 tonnellate di marmo lavorato, di queste il 70% resta in Cina nel mercato interno, l’altro 30%, 30.000 tonn., va a finire per oltre il 90% nei Paesi confinanti con la Cina, soprattutto Corea.
Quindi la Cina non ci fa concorrenza con il nostro stesso marmo.
Ci fa concorrenza invece e tanta, con il suo marmo o con quello che importa come è giusto e legittimo in una economia di mercato.
Allora? Il tema è sempre lo stesso e non sono i costi di produzione, ma aggiungere valore al nostro marmo.

ottopassi
Carrara: Il mistero del marmo esportato in Cinaultima modifica: 2010-09-18T16:57:47+02:00da minobezzi1
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