……e ri-Firenze: FI-Pop

Marco Testa e Olivia Turchi

In una società consumista vicino al collasso, come quella contemporanea, il linguaggio artistico Pop sembra proprio volerne mettere allo scoperto tutte le contraddizioni. Le opere di Warhol, Lichtenstein e di Jones, già ne anticipavano le problematicità: la spersonalizzazione artistica, specchio di quella società, e’ stata esasperata sia dalle tecniche di produzione, sia dai soggetti rappresentati prendendo spunto da miti, fumetti, pubblicità e prodotti del consumo di massa.

“Non come arte del popolo o per il popolo ma, piu’ puntualmente, come arte di massa, cioe’ prodotta in serie”. Protagonismo e globalizzazione sono l’espressione concreta della previsione fatta nel 1968 da Warhol ”In futuro tutti saranno famosi per quindici minuti”. Questa spasmodica ricerca di fama spiega il successo di mezzi comunicativi come “You Tube” e i social network.

Una fama ottenuta, talvolta senza meriti particolari se non quelli di creare un “caso”, diviene un mezzo di speculazione, fosse anche intellettuale, ma spesso sterile nella sostanza. L’estetica Pop gratifica lo spettatore perche’ e’ riconoscibile: utilizza il linguaggio della quotidianità. Cosi’ artisti come Baj e Schifano utilizzarono forme pop, citazioni e creazioni di opere multiple, per ricercare nuovi contenuti e ricoprire un “personale” linguaggio artistico.

A distanza di quasi cinquant’anni dalla nascita della Pop Art, nuove forme e nuovi personaggi artistici, come Ester Grossi e Alessandra Pierelli, percepiscono la forza di quel linguaggio, utilizzandolo per raccontare i nostri bisogni, le nostre fragilità… per raccontare chi siamo veramente oltre l’immagine.
Marco Testa 

Sessantaquattro rosso
via Maggio, 64r – Firenze
Orario: 10,00 – 13,00 / 16,00 – 20,00
Ingresso libero

……e ri-Firenze: FI-Popultima modifica: 2010-09-30T09:10:00+02:00da minobezzi1
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