…….e ri-Lucca: Sergio Bonelli

Tex

Gianluca Testa per loschermo

L’iPad utilizzato come guida virtuale del Museo del fumetto. Gli accordi con Apple, l’apertura all’ePaper, il restyling del sito e la possibilità di avviare nuove collaborazioni per riportare in vita la rivista del Muf e, necessariamente, anche la comunicazione esterna con l’avvicinamento di un addetto stampa degno del ruolo. Di tutto questo parla il direttore del Museo, Angelo Nencetti, alla vigilia dell’inaugurazione della mostra “L’audace Bonelli” che apre a Palazzo Guinigi il primo di ottobre. Al taglio del nastro sarà presente anche anche Sergio Bonelli con dieci autori della sua scuderia. 

Al Museo del fumetto con l’iPad. L’idea è venuta a te?
Esatto. Sono stato il primo a pensarlo. Poi, com’è ovvio che sia, ho cercato il confronto coi tecnici. Insieme a Fabio Castagna di Global Media e Alessio Lucarotti di Mediaus abbiamo valutato la fattibilità di questo progetto. Parlare solo di iPad sarebbe però riduttivo. Abbiamo preso contatti anche con altre società di settore per instaurare nuovi accordi al fine di dare maggiore visibilità alle nuove attività passando proprio attraverso le innovazioni tecnologiche. Rinnoveremo infatti la comunicazione del Museo. E ovviamente in questo processo sarà coinvolto anche il centro di documentazione.

Quali sono gli obiettivi del Muf?
Qua tutto ruota attorno alla comunicazione per immagini. Semmai dovremmo domandarci se è efficace il metodo che utilizziamo per raccontarla all’esterno. Siamo quindi a un bivio: scegliere la via della comunicazione tradizionale o sfruttare nuove opportunità seguendo metodi di interazione più popolari? Chiaramento abbiamo optato per quest’ultima via…

Quali sono le priorità?
Visto che al Museo abbiamo già una grande mostra sull’animazione, e dato che l’esposizione dedicata a “L’audace BonellI” sta per essere inaugurata a Palazzo Guinigi, direi che i punti da tenere ben presenti sono due: valorizzare la presenza al Muf, dove si può valorizzare il rapporto tra il prodotto artistico e il pubblico anche attraverso lo svelamento del processo di lavoro; sfruttare le nuove tecnologie investendo sulla lettura in movimento. Del resto abbiamo questo processo è già cominciato col restyling del sito. Ora vagliamo sfruttare le nuove possibilità offerte dalla tecnologia.

A proposito del sito: la tecnologia flash con cui è stato sviluppato impedirebbe la navigazione con l’iPad. Avete pensato a questa incompatibilità?
Sì. E abbiamo già riflettuto su possibili soluzioni. Lo ribadisco: a noi interessa procedere sulla via dell’innovazione…

Quindi?
Modificheremo il sito risolvendo il problema dell’incompatibilità. La nuova versione sarà presentata all’inzio del 2011.

Ora puoi spiegarci come potremo utilizzare l’iPod all’interno del Muf?
L’iPod sarà come una guida interattiva che accompagnerà il visitatore lungo il percorso espositivo. Permetterà inoltre di attivare nuove funzioni con altre strutture multimediali allestite all’interno del Museo, come ad esempio i libri touchscreen o il totem multimediale. Spesso i visitatori passano davanti a queste strutture e non le utilizzano. Speriamo che con l’iPad siano invece incentivati all’interazione. Tutti gli strumenti, poi, funzioneranno con collegamenti wi-fi e potranno utilizzare una rete intranet di cui siamo già dotati. La guida sarà valida sia per la struttura stabile sia per le mostre temporanee. Pensiamo anche all’utilizzo di queste piattaforme per accedere ai data-base attraverso nuove pareti elettroniche attivabile con la semplice digitazione di un codice pin.

Non bastava un cartellino per spiegare le funzioni del totem elettronico?
Il visitatore, pù che dal cartellino, è attratto dalla rapidità con cui si accede all’informazione. Il valore aggiunto, in questo caso, è il fascino della comunicazione visiva e la rapidità con cui si accede alle funzioni.

L’applicazione sarà compatibile anche con altri prodotti Apple?
Funzionerà anche su iPhone e iPod touch. Ovviamente la dimensione dello schermo complicherà la lettura. E’ per questo che abbiamo scelto l’iPad.

Altre funzioni abbinate all’applicazione?
Sarà possibile selezionare le immagini consultate in digitale e fornire l’opzione di stampa. All’uscita del Museo al visitatore sarà consegnata l’immagine in cambio del costo vivo per la stampa.

L’applicazione si potrà scaricare anche su iTunes?
Sì. Ma l’applicazione esterna non sarà completa. Sfogliandola si potrà accedere solo a una parte del materiale. Avrà più che altro una funzione promozionale e non potrà sostituire una visita al museo.

Sarà a pagamento?
No. Si tratta ovviamente di un’applicazione gratuita.

E il Muf di quanti iPod sarà dotato?

E’ in corso la realizzazione di una convenzione con Apple. Ci sono già i contatti, e la società di Steve Jobs si è dimostrata disponibile. Ora stiamo lavorando per compiere quel passaggio complicato che dall’idea iniziale porta alla concretizzazione di un progetto. Coi tecnici ci stiamo confrontando proprio per capire qual è la soluzione e la scelta migliore.

Quali sono le prospettive più a lungo termine?

Vedia, abbiamo già un centro di documentazione e mostre temporanee. Grazie al Piuss avremo anche il castello della fantasia e la scuola di alta formazione. Quindi il nostro obiettivo è di mettere a disposizione del visitatore materiale originale ma anche strutture tecnologiche adeguate. Oltre l’iPad abbiamo pensato anche a nuove forme di interazione…

Quali?
Penso all’ePaper. Una piattaforma in sviluppo che ha potenzialità enormi. Soprattutto se applicate alla scuola di formazione. Abbiamo preso contatto con i principali produttori – dalla Fujitsu alla LG – per adottare questi strumenti al Muf già a partire dal secondo semestre 2011.

Come saranno utilizzati?
Per la scrittura, la lettura, la grafica e come e-reader. Queste aziende, forse anche per il successo delle campagne promozionale della Jwt, ci hanno ben accolto.

A quanto ammonta il costo dell’operazione iPad?

In questa prima fase il materiale sarà acquisito dal Muf gratuitamente. Poi vedremo. Tutto dipenderà dalle quantità degli iPad che saranno necessari per soddisfare le richieste dei visitatori.

Quali sono le prospettive economiche del Muf? Ovviamente mi riferisco ai finanziamenti…
Il prossimo anno, a causa della manovra finanziaria, il Comune di Lucca, per le mostre, non può spendere più del 20 per cento delle risorse investite nell’annualità precedente. Ebbene, nonostante che ogni anno al Muf siano destinati finanziamenti inversamente proporzionali alle attività svolte, possiamo dire che, fortunatamente, nel 2011 ci potremo dedicare agli aspetti promozionali…

Spiegaci meglio.
Oltre alle esposizioni permanenti, be’, investiremo sulle innovazioni tecnologiche, sulla documentazione (ricordo che solo nell’ultimo trimestre sono state inserite 7mila immagini sul data base) e su nuove collaborazioni retribuite.

A quali collaborazioni ti riferisci?
Quelle utili alla riattivazione di una rivista (sia in forma cartacea con la soluzione del print on demand, sia in versione digitale), alla comunicazione esterna (con la dotazione di un ufficio stampa che si occupi delle attività del Museo) e all’avvio di collaborazioni con archivisti specializzati. 

A propostio di mostre: il primo ottobre si inaugura “L’audace Bonelli” a Palazzo guinigi. Cosa dobbiamo aspettarci?

Una grande esposizione. Ci saranno molte tavole originali. E la mostra, che arriva a Lucca dopo il successo ottenuto a Napoli Comicon, sarà ampliata e in costante trasformazione. Nel corso di questi mesi saranno aggiunte nuove tavole. Ora, oltre al Tex di Gomez, esporremo per la prima volta anche gli originali del Tex numero 600, “I demoni del Nord”, disegnatto da Giovanni Ticci, scritto da Mauro Boselli e in edicola a partire dal prossimo 7 ottobre. All’inaugurazione, poi, oltre a Sergio Bonelli, saranno presenti anche una decina di autori in rappresentanza di ognuno dei personaggi della casa editrice. Ci sarà poi un ricco catalogo con nuovi testi critici. Da non perdere. 

…….e ri-Lucca: Sergio Bonelliultima modifica: 2010-09-30T09:37:13+02:00da minobezzi1
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