Pontedera (PI): Futuramente

FUTURAMENTE

Primo Convegno intorno alla creatività per le future generazioni

SALA CONVEGNI MUSEO PIAGGIO

VENERDI’ 29 OTTOBRE 2010

Ore 15,00

Apertura dei lavori:

Simone Millozzi, Sindaco di Pontedera;

Miriam Celoni, Assessore Provinciale all’Istruzione;

Liviana Canovai, Assessore Cultura e P.I. Comune di Pontedera;

Daniela Lastri, Consigliere Segretario Ufficio di Presidenza Consiglio Regionale della Toscana

Interventi:

         Grazia Batini, Presidente Libera Espressione, con Anna Ferretti (docente) e Letteria Giuffrè Pagano (artista)

“Le esperienze in atto”

Pontedera negli ultimi dieci anni ha promosso un innovativo dialogo tra artisti e future generazioni, caratterizzato da incontri-laboratorio all’interno delle scuole di ogni ordine e grado, teso a valorizzare la creatività dei ragazzi in rapporto al teatro e all’arte contemporanea. Scuole come luoghi di incontro dove si esplorano le possibilità del fare artistico, dove, solo in queste occasioni, in classe si respira l’atmosfera dello studio di un artista, ri-creando esperienze di qualità difficilmente dimenticabili. I bambini e i ragazzi di oggi non diventeranno tutti artisti ma ci auguriamo di aver contribuito a renderli attenti spettatori, pubblico critico non solo riguardo all’arte, condividendo questa esperienza formativa anche con gli adulti impegnati al loro fianco.

         Angela Nava Mambretti, presidente nazionale Cgd

“ Il bambino creatTivo”

Vogliamo restituire alla creatività la sua dimensione culturale ed etica come visione del mondo che illumina fenomeni oscuri, come scoperta che apre prospettive fertili. Bisogna restituire al termine la sua connotazione alta e progettuale, altrimenti coniugheremo l’idea di creatività con un nuovo format televisivo, con un reality ardito, ma difficilmente produrremo una riflessione utile. Se non consideriamo che la creatività, come l’imparare e il comunicare è una meta competenza preliminare a produrre una quantità di risultati differenti, perdiamo le coordinate del fenomeno e non riusciamo a coglierne, né a trasmetterne l’essenza. Vogliamo ragionare degli ambienti di apprendimento più favorevoli a praticare la creatività nel senso delineato. Non possiamo perciò non pensare alla scuola e alle trasformazioni che la stanno attraversando. Ma non possiamo non parlare di un territorio educativo che sappia valorizzare le risorse che esistono mettendole a sistema, integrando linguaggi e metodologie, condividendo le responsabilità educative.

         Marco Dallari, Professore Ordinario di Pedagogia Generale e Sociale, Università di Trento                                   

“Trasgressioni creative e costruzione delle identità personali”

Compito principale di ogni intervento educativo è, oggi più che mai, contribuire alla costruzione di identità personali non finalizzate all’adeguamento ad un modello unico di esistenza, di cittadinanza e di conoscenza, ma teso piuttosto a sottolineare il valore delle differenze. Accanto alla presentazione di modelli di identificazione credibili e significativi è dunque necessario offrire la possibilità, ai soggetti in formazione, di compiere esperienze capaci di valorizzare i processi di individuazione. La creatività (nei vari significati e nelle varie declinazioni anche operative che questo termine oggi assume), la capacità di esprimerla e di perfezionarla come risorsa personale e collettiva e di attingere alle risorse culturali capaci di sottolinearne e di esemplificarne l’importanza, diviene allora una risorsa irrinunciabile per gli insegnanti e gli educatori del nostro tempo.

Entro le ore 20,00 iscrizione ai laboratori tematici

SABATO 30 OTTOBRE

Ore 10,00

         Marco Bazzini, direttore artistico Centro Luigi Pecci, Prato

“Che cosa fa L’arte?”

Non una ma più risposte a questa banale domanda. Risposte che aprono numerosi percorsi, un labirinto, nel libero mondo della creatività che non appartiene soltanto a chi fa ma anche a chi ne usufruisce.

         Elio Marchegiani,  Artista

“Il troglodita con le unghie va a caccia”

Sperimentatore irriverente di tecniche, materiali e linguaggi, Elio Marchegiani è da oltre cinquant’anni una delle figure più eccentriche e trasversali dell’arte italiana. Il suo fare per far pensare è un percorso sempre condotto sul filo di una ricerca incessante, una sperimentazione continua, che prende a modello la lezione delle avanguardie storiche e delle neo-avanguardie, per riepilogarla e allo stesso tempo, contraddirla, con una precisa volontà di trasgressione e raffinata ironia. L’artista evidenzia nelle opere il rapporto tra Arte e Scienza, tra linguaggio e tecnologie, animato dall’urgenza di leggere il presente, in ragione appunto di quel fare per far pensare, motivo ispiratore di tutta la sua produzione.  Incontra matematici e scienziati  nel processo di trasformazione della tecnologia in poesia come  un’alchimia, dove la materia dovrà essere totalmente strumentalizzata all’Idea e questa non dovrà essere né unica, né semplice, né comprensibile, ma il risultato di una attenzione al mondo esterno, nella considerazione che: l’arte è una scienza esatta che ha avuto la fortuna di non esserlo.

          Giuliana Videtta, direttrice Accademia di belle Arti, Firenze

“Il ‘fare’ come ‘sapere’. La specificità della formazione artistica”

 

I contenuti verteranno sul valore conoscitivo e formativo dell’esperienza artistica e sul ruolo delle istituzioni preposte alla ‘coltivazione’ della creatività nella società contemporanea.

         Piergiorgio Giacchè,  Professore di Antropologia del teatro e dello spettacolo, Università di Perugia

“Impara l’arte e mettila da parte”

 

La creatività diffusa è anche inevitabilmente confusa. Chissà se una frase proverbiale e una sentenza popolare tanto arcaica quanto scontata non possa servire a fare chiarezza. Certo è che nei due momenti e movimenti dell’Imparare e del Mettere da parte non c’è solo la saggezza artigiana di un tempo, ma si devono individuare dei significati nuovi, a fronte di un Mercato che dell’Ideologia della creatività ne ha fatto scudo e insieme strage. Non siamo più sicuri di poter “imparare” l’arte

in un mondo e modo che ci fa credere tutti già “imparati”. Non sappiamo più come e perché va “messa da parte”, ovvero protetta nel suo senso e non corrotta dalle sue funzioni o applicazioni. Non sappiamo più tanto bene nemmeno cos’è l’arte e forse non lo sa più neanche lei, se è vero che la libera espressione e la rigorosa riflessione sembrano in contraddizione e non più in combinazione fra loro.

 

         Daniela Pampaloni, Presidente Fondazione Idana Pescioli

 

“Progetti e percorsi per cambiare la Cultura: l’impegno della Fondazione Pescioli in Toscana “

 

Le bambine e i bambini fin dalla scuola dell’infanzia possono produrre cultura originale, non stereotipata, partecipata, se hanno accanto adulti consapevoli, professionalmente preparati, disponibili ad attivare con loro percorsi di ricerca azione. Idana Pescioli fin dagli anni ’50, prima come insegnante poi come docente universitaria, accanto a tanti studenti e insegnanti, ha attivato, nelle scuole della Toscana e nell’extrascuola insieme a tanti Enti Locali, progetti di ricerca e percorsi didattici che potessero rendere i bambini, gli adolescenti e i giovani, produttori di cultura. Ancora oggi in molte scuole il metodo Pescioli è presente nel lavoro quotidiano dei docenti e la Fondazione ne cura lo sviluppo.

Ore 15,00 – 19,00 Laboratori Tematici

         Filosofia: Alessandro Frosini e Luca Mori (Università della Terza Età)

Utopia

È un progetto di filosofia nato per bambini e ragazzi, sperimentato per età fra i 5 e i 12 anni, che ha visto collaborare filosofi ed esperti di teatro, sotto la direzione scientifica di Alfonso Maurizio Iacono (Storia della filosofia) e Maria Antonella Galanti (Pedagogia generale), dell’Università di Pisa, con incontri “filosofici” condotti nelle aule dal Dott. Luca Mori.

In questo caso gli adulti saranno chiamati ad immaginare la propria “utopia”: ogni partecipante si esprime e prende posizione su numerose questioni, facendo scelte su casi intricati che riguardano il confine tra la città reale e quella immaginata/desiderata, tra l’autonomia e la dipendenza, tra lo spazio privato e quello pubblico, tra la bellezza e l’angoscia dell’incontro con l’altro e con la diversità, e così via.  

 

         Cinema: Roberto Gris (Centro Poliedro)                                                                                                                                        

Quanto è bello guardare i cartoni (e i film)!

I prodotti audiovisivi fanno parte della nostra vita dalla prima infanzia e influenzano il nostro modo di pensare e di parlare.  Vedere un film e poi commentarlo è un’esperienza comune per tutti noi ed è un’attività che presenta un grande potenziale pedagogico, specie se proposta a bambini e ad adolescenti.

Il cinema ci può insegnare a leggere quello che vediamo (nella finzione come nella realtà) e, al contempo, risveglia e rinnova il nostro immaginario letterario e culturale.

Il piacere del racconto per immagini si intreccia con la voglia di commentare, di dire la propria sui temi che la narrazione cinematografica fa emergere e, se ci pensiamo, ogni film ci invita a trovare collegamenti con storie che conosciamo già, a ipotizzare finali alternativi, a creare nuove storie.

A partire da divertenti e celebri spezzoni di cartoni animati e di film vedremo come il cinema (e l’educazione cinematografica) oscilli tra impegno e ri-creazione.

         Narrativa: Dallari  (Università della Terza Età)                                                                                                                                                    

Un laboratorio di MAIL-ART sulla rappresentazione di sé

Dopo aver esaminato e commentato una serie di ‘ritratti e autoritratti’ appartenenti all’ambito dell’arte visiva, soprattutto contemporanea, caratterizzati da tecniche e strategie espressive non tradizionali e canoniche, i partecipanti verranno invitati, attraverso la pratica della mail art (opere realizzate sul supporto della cartolina postale) di realizzare un proprio autoritratto, utilizzando tecniche miste (collage, assemblage, poesia visiva, arte concettuale, ecc…). Le opere dei partecipanti verranno poi fotografate, proiettate e commentate insieme.

         Arte: Elio Marchegiani  (Centro Poliedro)

Sofisticazione, analisi e sintesi

 

Attraverso la proiezione di DVD analizzeremo i lavori del Maestro: dalle opere cinetiche alle grammature di colore, oltre agli interventi di restauro su opere d’arte contemporanea. Un racconto per immagini tra arte e restauro.

 

Ore 19,00 Inaugurazione Centro LiberaEspressione in Via F.lli Bandiera con mostra dei lavori realizzati dai bambini, dai ragazzi durante le varie esperienze con gli artisti e installazione di Telluris Associati

DOMENICA 31 OTTOBRE

Ore 10,00 CHIUSURA DEI LAVORI CON TAVOLA ROTONDA E RELAZIONE DI SINTESI DELL’ASSESSORI CANOVAI

Ore 15,00 Laboratori a cura dell’associazione Libera Espressione aperti alla cittadinanza presso il centro omonimo in Via Fratelli Bandiera

Pontedera (PI): Futuramenteultima modifica: 2010-10-21T15:16:00+02:00da minobezzi1
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