Lucca: Un museo del Risorgimento

La bandiera dei Carbonari risalente al 1821, le lettere autografe di Mazzini e Garibaldi, alcune camicie garibaldine e le bandiere della Guardia Nazionale. E ancora, fotografie, armi, divise e attrezzature da campo, oggetti di uso quotidiano e preziosi documenti che costituiscono un archivio storico di notevole interesse sulla storia italiana tra il 1821 e la Prima Guerra Mondiale. Questo è il patrimonio custodito nel Museo del Risorgimento di Palazzo Ducale che, grazie ai contributi di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Regione Toscana, nel marzo 2011 verrà riaperto, restituendo alla cittadinanza unimportante luogo di memoria storica e consapevolezza sociale.

Il programma dei lavori di ristrutturazione del museo è stato presentato stamani (mercoledì 3 novembre) dal presidente della Provincia, Stefano Baccelli, insieme al presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Giovanni Cattani, il vice presidente Arturo Lattanzi, al presidente di Assoarma, Sante Ghizzardi e il direttore del museo, Michele Topaios. Era presente, inoltre, Luciano Lucani, consulente scientifico in questa fase della riprogettazione.

Al momento il Museo del Risorgimento è chiuso al pubblico perché le condizioni attuali non permettono la corretta fruizione dei contenuti e non garantiscono neppure la conservazione della raccolta che ha rischiato di essere irrimediabilmente compromessa. Tra il materiale, numerose testimonianze degli episodi dei quali è stata protagonista la popolazione del territorio lucchese e alcuni cimeli appartenuti alleroe lucchese Carlo del Prete.

In occasione delle celebrazioni del 150° dellUnità dItalia, la Provincia di Lucca ha programmato la riapertura del Museo grazie alla realizzazione di un progetto di valorizzazione reso possibile dai 180.000 euro messi a disposizione dalla Regione Toscana e dai 95.000 euro di contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

«Nella primavera del 2011 si celebrerà il 150° anniversario dellUnità dItalia ha ricordato il presidente Baccellie trovo significativo che per quella data la provincia di Lucca possa godere della ricchezza di storia e di memoria contenuta nel nostro Museo del Risorgimento. Un museo moderno e più fruibile, dove mi auguro che tutti, giovani e meno giovani, possano comprendere limportanza di un periodo storico che ha permesso allItalia di completare il suo percorso verso la libertà e la democrazia. A livello nazionale ha continuato Baccelli – è stato pianificato un articolato programma di eventi di carattere culturale, artistico e scientifico, in particolare nelle città di preminente rilievo per il percorso storico che ha portato alla nascita dellItalia Unita, e la nostra amministrazione, forte della storia locale e della memoria degli eroi lucchesi del Risorgimento, si è impegnata in questa celebrazione per ridare luce a quei valori che hanno dato vita al nostro Stato nazionale».

Anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, come hanno ricordato il presidente Cattani e il vicepresidente Lattanzi, è particolarmente impegnata sul fronte delle celebrazioni per il 150° anniversario dellUnità dItalia: numerose le iniziative promosse e finanziate, direttamente e in direttamente, dalla Fondazione, tra cui la consegna del Tricolore a tutte le scuole della città e della provincia.

Il progetto

Il progetto prevede la ristrutturazione dei locali e degli impianti, la ridefinizione del percorso espositivo e la progettazione degli opportuni strumenti di promozione e divulgazione per far conoscere il museo.

Attualmente è in corso lo smantellamento dell’attuale esposizione e il trasferimento della collezione in un deposito adatto alla corretta conservazione, dove gli oggetti resteranno per tutta la durata dei lavori sulle strutture che si prevede terminino nel marzo 2011.

Prima di essere spostati, i cimeli vengono inventariati, i documenti cartacei sistemati in modo da garantire una corretta conservazione. Si procede anche alla pulitura dei reperti tessili prima di riporli nellimballaggio e sono previsti interventi di restauro sui quadri, i gessi e le sculture maggiormente compromessi.

Una volta conclusasi la fase di trasferimento, credibilmente entro la prima settimana di dicembre, si darà inizio alla ristrutturazione vera e propria delle sale.

Per quanto riguarda il percorso espositivo, questo verrà ridisegnato in base ai criteri della museologia contemporanea. È previsto lacquisto pannelli e strumenti multimediali, necessari per rendere i contenuti del museo più evocativi e coinvolgenti mentre i testi illustrativi saranno in italiano e in inglese. È prevista, inoltre, la progettazione di percorsi di didattica museale e la predisposizione dei relativi materiali per le scuole.

Precedenti interventi
Negli anni passati sono già sono stati avviati alcuni interventi per restaurare importanti reperti, azione svolta in collaborazione con lAssociazione Nazionale Combattenti e Reduci, lAssociazione AssoArma, la Soprintendenza, grazie anche ai finanziamenti del Ministero per i beni e le attività culturali e della Fondazione Banca del Monte. Tra questi, il recupero del Seggio di Antonio Mordini, prodittatore di Garibaldi in Sicilia e Senatore nel primo parlamento italiano, la giubba rossa e il berretto di Tito Strocchi, giovane garibaldino lucchese la cui nobile e breve esistenza rappresenta un esempio di coerenza con i valori e i principi della gioventù dellepoca (amor di patria, rifiuto di qualunque forma di oppressione e dispotismo, ricerca appassionata di una risposta politica a una sempre più urgente questione sociale), oggetti già presentati, insieme ad alcune lettere restaurate di Garibaldi, in occasione del convegno e della mostra dello scorso maggio che hanno dato inizio alle celebrazioni dei 150° Unità dItalia.

loschermo

Lucca: Un museo del Risorgimentoultima modifica: 2010-11-04T09:21:00+01:00da minobezzi1
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