Firenze: Novecento sedotto

Il fascino del Seicento tra le due guerre da Velazquez ad Annigoni. La mostra indaga il tema del sacro, la pittura di figura e ‘generi’ come la natura morta e il paesaggio. Il contesto artistico dell’epoca e’ testimoniato da opere significative di Primo Conti, Felice Carena, Baccio Maria Bacci, Achille Funi, Cipriano Efisio Oppo, Carlo Socrate, Armando Spadini, Giorgio De Chirico, Gregorio Sciltian, Antonio Bueno e Pietro Annigoni. Il percorso espositivo rispecchia un andamento sia cronologico che tematico.

a cura di Lucia Mannini, Valentina Gensini, Anna Mazzanti
con il coordinamento scientifico del Prof. Carlo Sisi

Nella splendida cornice di Villa Bardini, la mostra affronta un tema inedito di grande rilievo per l’arte del XX secolo: la riscoperta del Seicento da parte di critici e artisti in Italia negli anni tra le due guerre.

Dagli anni Venti, con la grandiosa Mostra del Sei e Settecento tenutasi a Palazzo Pitti nel 1922, contro la quale si scagliò De Chirico inaugurando la querelle sulla mania del Seicento, fino agli anni Quaranta, con le inchieste sul Barocco, cui contribuirono intellettuali filosofi e artisti, il fascino del Seicento influenzò la ricerca di un nuovo rapporto con la Realtà. Lo testimoniano tele, tavole, affreschi staccati, esposti accanto ad opere significative del Seicento, tra Caravaggio e Velàzquez, con le quali intrecciano un intrigante dialogo.

Il percorso indaga il tema del sacro, alla pittura di figura e “generi” magistrali come la natura morta e il paesaggio.
Il contesto artistico dell’epoca è testimoniato da opere significative di Primo Conti, Felice Carena, Baccio Maria Bacci, Achille Funi, Cipriano Efisio Oppo, Carlo Socrate, Armando Spadini, Giorgio De Chirico, Gregorio Sciltian, Antonio Bueno e Pietro Annigoni.

La mostra “Novecento sedotto. Il fascino del Seicento tra le due guerre. Da Velasquez a Annigoni”, promossa dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e ospitata dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron al Museo Annigoni, a Villa Bardini, dal 16 dicembre 2010 al 1 maggio 2011, rispecchia un andamento sia cronologico che tematico.
Il percorso espositivo si snoda a partire dalla ricostruzione del contesto degli anni Venti, in cui emerge il ruolo trainante della cultura fiorentina, con una parentesi dedicata a critici e a collezionisti che alimentarono l’interesse per il Seicento. Due sale tematiche, dedicate a natura morta e paesaggio, generi tipici del Seicento, propongono soggetti che recepiscono, attualizzandoli, alcuni caratteri espressivi del passato e collegano le premesse degli anni Venti con alcune espressioni artistiche di Annigoni e dei pittori della sua generazione. L’ultima sala propone opere realizzate tra la metà degli anni Trenta e i primi anni Quaranta dal gruppo di artisti che confluiranno nei “Pittori Moderni della Realtà”, opere che dimostrano quanto ancora siano in auge lo stile e l’iconografia seicentesca fra i riferimenti dell’eclettico repertorio del passato cui attinge questo ambiente artistico, in special modo ispirato al caravaggismo spagnolo.
“L’esposizione – sottolinea l’avvocato Michele Gremigni, Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze – è l’ occasione per proporre al pubblico alcune opere da tempo custodite in collezioni private e opere di particolare interesse offerte in una veste rinnovata grazie ad accurati restauri; sono particolarmente lieto – prosegue l’avvocato Michele Gremigni – che il Museo Annigoni ospiti un’altra mostra di eccezione, a testimoniare che il Museo è luogo aperto e di confronto, che permette una rotazione di opere delle opere di Pietro Annigoni, dialogando con altri artisti”.
Il catalogo risponde al percorso espositivo presentando contributi che introducono le sezioni della mostra, seguiti da altri che approfondiscono tematiche specifiche e contestualizzano il tema nella dimensione italiana e internazionale. Le schede delle opere costituiscono un apparato critico considerevole, costruendo per immagini un rapporto costante tra i due secoli. La stessa scelta, dunque, che nel percorso espositivo vede accostate opere del Seicento e del Novecento, si ripete nel catalogo, impostando un dialogo visivo arricchito di estesi confronti, in grado di restituire gran parte delle riflessioni critiche che accompagnarono il lavoro degli artisti di questa prima metà del Novecento sedotto dal secolo barocco.

Con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Enti promotori: Regione Toscana, Toscanaincontemporanea 2010
Provincia di Firenze
Comune di Firenze
Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron
Associazione Amici di Pietro Annigoni Collaborazioni: Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze e
Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana
Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti
Galleria degli Uffizi
Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi
Fondazione Primo Conti onlus
Realizzazione: Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Supervisione generale Antonio Gherdovich
Coordinamento e relazioni esterne Marcella Antonini
Logistica e Assicurazioni Luca Bigazzi e Guido Frullanti

Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron
Supervisione generale Renato Gordini
Segreteria organizzativa Maria Grazia Geri

Catalogo Polistampa edizioni

Museo Annigoni di Villa Bardini
Costa San GIorgio 2, 50125 Firenze
Orario: da martedì a domenica 10-18
Ingresso: € 6 intero, € 4 ridotto, € 2 scolaresche

undo

Firenze: Novecento sedottoultima modifica: 2010-12-15T09:27:36+01:00da minobezzi1
Reposta per primo quest’articolo