Realizzato da un gruppo di imprenditori aretini con il sostegno di Confcommercio. Successo per il ‘numero zero’ degli “happening no-stop dello shopping” ideati per portare i negozi tra la gente. Dai vini a libri, vestiti, dvd, arredamento e ristorazione, tante idee per i regali di Natale. “Siamo usciti dai nostri negozi per fare gruppo e avvicinare le persone con immediatezza e semplicità”
“La città ha risposto sì al mercatino degli aretini per gli aretini”. Lo dice Laura Eva Carli, ideatrice insieme alla collega Valentina Ferippi del primo “happening no-stop dello shopping”. L’edizione numero zero dell’evento, nato su Facebook e creato per portare i negozi tra la gente, si è svolta ieri (giovedì 16 dicembre) sotto i Portici di via Roma, zona centralissima di Arezzo, con la collaborazione tecnica della Confcommercio.
Tra gli espositori che hanno aderito: ristoranti, enoteche e cantine della provincia, ma anche librerie, negozi di dvd, fumetti, arredamento, intimo e maglieria. “Abbiamo ricevuto i complimenti di tante persone, addirittura di alcuni turisti stranieri di passaggio – racconta la Carli – portando le nostre migliori offerte in mezzo alla gente, in un’area nevralgica e molto frequentata della città, abbiamo dato a molti la possibilità di fare una rapida carrellata tra prezzi e prodotti per individuare i regali di Natale più giusti. Bastava un colpo d’occhio veloce, anche per chi passava in fretta. In realtà, il mercatino era nato come una semplice vetrina promozionale dei nostri prodotti, ma siamo riusciti anche a vendere, per cui i risultati sono andati oltre ogni aspettativa”.
“Molti ci hanno chiesto di replicare l’iniziativa – prosegue Laura Eva Carli – ci sarebbe in effetti l’idea di calendarizzarla ogni terzo giovedì del mese. Pensiamo rappresenti una comodità per gli utenti e una buona strategia per vivacizzare i consumi, facilitando il rapporto tra le persone e gli operatori commerciali”.
“Ma il successo del Mercatino sotto i Portici non si misura solo con il gradimento del pubblico – sottolinea l’imprenditrice – un’altra cosa positiva è stata il fatto che noi operatori siamo usciti dai nostri negozi per confrontarci e lavorare insieme. Ci siamo dati una mano, ad esempio, nell’allestimento dei banchi e nell’esposizione dei prodotti. Quello della collaborazione è un aspetto da valorizzare e su cui puntare anche per il futuro. Fare gruppo fa la differenza, speriamo quindi che altri imprenditori vogliano seguirci in questa avventura che vogliamo portare avanti, in modi e forme tutte da pensare e perfezionare anche con la consulenza della Confcommercio, che ci ha sostenuto fin dall’inizio”.