Arezzo: La Pia Casa

La “Pia Casa” vive in questi giorni davanti alla città, ricordando la sua antica storia e travagliata esistenza.   Molto è cambiato rispetto agli anni passati e ancor più cambierà nel prossimo futuro. Innanzi tutto, non si chiama  neppure più  Pia Casa. Oggi si chiama “Casa di Riposo Vittorio Fossombroni”.
Fu intitolata al grande statista aretino perché quando era primo ministro del Granduca di Toscana, nel 1830, volle istituire la “Casa di Deposito di Mendicità della Città di Arezzo”. Il Fossombroni aveva il suo palazzo in piazza San Domenico e conosceva bene la millenaria storia di quel complesso edilizio, il Monastero di San Benedetto, posto ad angolo tra la Via Sacra (oggi Via Garibaldi) e Via San Domenico.
Era il 9 Ottobre 783 quando  Carlo Magno decise con un atto scritto, conservato ancora oggi nel capitolo della Cattedrale di Arezzo, di sottomettere il Monastero di San Benedetto al Vescovo di Arezzo, un Monastero di Monache seguaci della Regola di San Benedetto. Monache, non suore. Le Monache stanno in un Monastero. Le suore stanno in un convento.
Dopo l’anno mille divenne un Monastero con Monache seguaci della Regola di Camaldoli, sotto la guida dei Monaci Camaldolesi e dell’Abate di Santa Maria in Gradi. Sulla facciata della chiesa restaurata c’è ancora oggi lo stemma di Camaldoli : due colombe che bevono in un calice. Chi conosce Arezzo sa bene la vicinanza tra l’attuale sede della Casa di Riposo e Santa Maria in Gradi.
Camminare per Via delle Fosse vuol dire scoprire un straordinario spicchio dell’antica Arezzo. Attorno al Monastero abitavano antiche famiglie nobili aretine  come i Fossombroni, i Vasari , i Farsetti, i Guelfi, gli Aliotti, i Subiani.
Quando i Subiani si estinsero lasciarono il loro palazzo a Suor Gabriella Thevenin di origine viennese, da cui ha preso il nome l’Istituto Thevenin in Via Sasso Verde.
Gli Aliotti fondarono alla fine dell’ottocento gli Asili per l’Infanzia tuttora attivi. Conoscere queste vicende vuol dire vivere appieno la nostra città.
Il Monastero di San Benedetto fu chiuso al tempo di Napoleone nel 1807, fu istituito un orfanotrofio per maschi e femmine che è durato fino al 1971. A dare il nome di “Pia Casa” fu il Re Umberto I nel 1886 quando approvò lo Statuto “Orfanotrofio e Pia Casa di Mendicità”.
Il Sindaco Ducci nel 1971 chiuse l’orfanotrofio e dette il nuovo nome di “Casa di Riposo Vittorio Fossombroni” per anziani.
Diventò una struttura laica e le Monache dopo 1188 anni lasciarono definitivamente il luogo.

 

Arezzo: La Pia Casaultima modifica: 2011-01-06T11:35:00+01:00da minobezzi1
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