Livorno: Giuliano Gallanti

Stamane Giuliano Gallanti ha varcato la soglia del suo nuovo ufficio a Palazzo Rosciano con in tasca il decreto di nomina a commissario dell’Autorità portuale di Livorno, firmato ieri sera dal ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli. 

 

Le sue prime parole da commissario sono state per il riconoscimento dei risultati ottenuti da Piccini durante il suo mandato: «Sento il dovere di ringraziare l’amico Roberto per il contributo che in questi quattro anni ha saputo dare al Porto di Livorno – ha dichiarato l’avvocato genovese.”

 

Durante la Conferenza Stampa organizzata per inaugurare il suo insediamento, Gallanti ha anche parlato delle enormi potenzialità dello scalo labronico, cui il nuovo Piano regolatore potrebbe dare piena espressione: «Il Porto, per come la vedo io, deve possedere tre, quattro inland terminal e banchine dove le merci possano transitare velocemente, senza lunghe e inutili attese. Lo sviluppo a mare previsto dal Piano Regolatore con la Piattaforma Europa darà inoltre nuovo sviluppo ai traffici locali».

 

Uno sviluppo destinato ad avere un nuovo impulso anche grazie alle nuove interessanti sinergie che si stanno creando in Italia e in Europa tra i vari scali marittimi: «Il percorso da seguire – ha spiegato l’ex presidente della Port Authority di Genova ed ex presidente dell’Espo –  è quello di una progressiva internazionalizzazione dei rapporti commerciali. Nell’era della globalizzazione non ha più senso parlare di diatribe tra porti vicini: la logica amico-nemico deve cedere il passo a quella della cooperazione»

 

L’idea che occorra fare sistema, creare sinergie tra porti, è più che un semplice slogan, e un refrain che ritorna più volte durante l’intervento del successore di Piccini: «Le sfide della competitività – ha infatti spiegato Gallanti – non possono essere risolte in contese anacronistiche, come ai tempi di Napoleone e della liberazione di Anversa dall’occupazione olandese. Oggi tutto è collegato: quello che succede nella lontana Shangai, che è arrivata a movimentare sino a 29 milioni di teus, avrà anche ripercussioni sul nostro sistema portuale. Dobbiamo capirlo e cominciare misurare le nostre capacità su vasta scala»

 

Secondo il neo commissario, la risposta alla rinnovata concorrenzialità proveniente dall’Est va trovata nel Mediterraneo: «Come evidenziato negli orientamenti politici del nuovo Libro Bianco sui trasporti e le infrastrutture, di prossima stesura, il Mediterraneo sarà il centro propulsore di sviluppo dei traffici. È là, nel Mare Nostrum, che la portualità italiana si giocherà il proprio futuro in termini di competitività e attrazione dei traffici»

 

Livorno: Giuliano Gallantiultima modifica: 2011-01-21T15:11:03+01:00da minobezzi1
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