Firenze: Radovan Vlatkovic

Il fitto week-end degli Amici della Musica di Firenze inizia Sabato 26 Marzo, al Teatro della Pergola, sfila – unica data in Italia – un autentico manipolo di virtuosi, otto musicisti fra archi e fiati tutti provenienti da rinomate formazioni orchestrali: anima del gruppo è Radovan Vlatkovic, cornista fra i più richiesti al mondo, che per questo unico appuntamento italiano coinvolge il fagottista Milan Turkovic, già parte del celebre Ensemble Wien-Berlin, il clarinettista Norbert Täubl, primo clarinetto dei Wiener Philharmoniker, e poi i violinisti Hanna Weinmeister e Daniel Sepec, spalla dell’Opera di Zurigo lei e della Deutsche Kammerphilharmonie di Brema lui, la violista Isabel Charisius e il violoncellista Valentin Erben, entrambi già membri del mitico Quartetto Alban Berg, e il contrabbassista Alois Posch, prima parte dei Wiener Philharmoniker. Otto fuoriclasse, tutti assieme per presentare un accattivante confronto nel tempo fra due diverse espressioni della medesima combinazione di cinque archi e tre fiati: l’Ottetto di Schubert, scritto nel 1824, nato come occasione di diletto e poi rivelatosi imponente edificio musicale, sospeso fra la dimensione cameristica e il denso respiro sinfonico; e l’Ottetto di Jean Françaix, scritto quasi centocinquant’anni dopo, nel 1972, dichiaratamente “alla memoria venerata di Franz Schubert”. I soli archi sono invece i protagonisti dell’apertura del concerto, con la brillantezza tutta italiana del Divertimento KV 138 di Mozart. Per ragioni tecniche, l’incontro-concerto della mattina (ore 11.30) è stato annullato.

 

Protagonista del doppio e ravvicinato appuntamento di Domenica 27 (ore 21) e Lunedì 28 Marzo (ore 21) è il violoncellista Enrico Dindo, fra i maggiori interpreti dello strumento oggi, primo e unico italiano vincitore del prestigioso Concorso “Rostropovich” di Parigi (1997), a soli ventidue anni scelto da Riccardo Muti come primo violoncello solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala, ruolo ricoperto fino al 1998. Un violoncellista di prim’ordine, presente nelle maggiori sale da concerto del mondo e a fianco di direttori come Chailly, Gergiev, Muti, Noseda, già ammirato nelle programmazioni degli Amici della Musica di Firenze: in questa  nuova occasione si cimenterà in quelle pietre miliari della letteratura per violoncello solo che sono le Sei Suites di Bach, capolavori indiscutibili di scienza e fantasia, di estroversione virtuosistica e raccoglimento meditativo. Letture che di recente Enrico Dindo ha affidato ad una pregevole registrazione per l’etichetta Decca: e sarà lui stesso, in un’interessante sorta di anteprima ai due appuntamenti fiorentini, a offrire un assaggio dal vivo del suo approccio a Bach, nel corso dell’incontro – coordinato da Francesco Ermini Polacci – che si terrà Sabato 26 Marzo (ore 18) presso Feltrinelli Librerie di Firenze (via de’ Cerretani 30r). Definito “un violoncellista dalle straordinarie qualità” dal grande Rostropovich, Dindo ha ricevuto il Premio “Abbiati” (2000) della critica italiana come miglior solista, è stato nominato vincitore assoluto della Sesta International Web Concert Hall Competition (2004) e ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Ciampi il Premio “Vittorio De Sica” per la musica (2005). Ha dato vita all’orchestra da camera I Solisti di Pavia, anche con lo scopo di valorizzare il repertorio per orchestra d’archi. Suona un violoncello Pietro Giacomo Rogeri (ex Piatti) del 1717 della Fondazione Pro Canale.

 

Firenze: Radovan Vlatkovicultima modifica: 2011-03-25T15:17:42+01:00da minobezzi1
Reposta per primo quest’articolo