Prato: Il Requiem K 626 di Mozart

Ancora una collaborazione prestigiosa segna l’appuntamento di aprile con i concerti della Camerata Strumentale Città di Prato. Dopo la presenza, a marzo, del St. Jacob Choir di Stoccolma, giovedì prossimo alle 21 sul palcoscenico del Politeama Pratese, accanto ai musicisti della Camerata Strumentale, ci sarà il prestigioso Coro del Maggio Musicale Fiorentino diretto da Piero Monti.

Con la direzione di Alessandro Pinzauti, orchestra e coro interpreteranno l’ultima composizione di Mozart, quella pagina di grande suggestione che è il Requiem in re minore per soli, coro e orchestra K. 626, lavoro incompiuto che si staglia nel catalogo mozartiano anche per l’aura di mistero che avvolge la sua composizione e che ha alimentato numerose leggende attorno all’ultimo capolavoro del genio salisburghese.

Nel luglio del 1791 un autorevole personaggio che voleva rimanere anonimo commissionò a Mozart per iscritto la composizione di un Requiem per la cifra di cinquanta ducati. Nonostante la leggenda e contrariamente a come racconta il celeberrimo film Amadeus di Milos Forman, il Requiem fu commissionato a Mozart non dall’invidioso compositore Antonio Salieri, ma dal Conte Franz von Walsegg che voleva così commemorare la sua defunta consorte. Proprio a tale scopo la partitura venne eseguita per la prima volta nell’abbazia di Wiener Neustadt il 14 dicembre 1793.

A causa delle precarie condizioni di salute di Mozart (il compositore morirà il 5 dicembre del 1791), solo alcune delle dodici parti che compongono il Requiem possono essere oggi attribuite a lui con certezza. Il resto venne completato probabilmente a più mani, da alcuni suoi collaboratori, ma soprattutto dal suo allievo Süssmayr, cui si deve gran parte degli interventi sulla partitura mozartiana.

Sul palco del Politeama i solisti saranno: il soprano Valentina Coladonato che ha cantato con la Camerata già lo scorso anno nell’esecuzione della Lobgesang di Mendelssohn; il contralto Silvia Regazzo; il tenore Enea Scala; il basso Luca Tittòto. Il concerto sarà dedicato alla memoria del notaio Stefano Balestri – uno dei padri fondatori della Camerata – per ricordare la sua figura e il suo contributo alla fondazione dell’orchestra nel decennale della morte.

Come di consueto, il giorno stesso del concerto, giovedì 7 aprile alle 17.30 al Teatro Magnolfi si terrà l’incontro aperto al pubblico, curato da Alberto Batisti, per approfondire alcuni aspetti della partitura mozartiana. Info: Camerata Strumentale 0574455210; Teatro Politeama 0574603758.

pratoblog

Prato: Il Requiem K 626 di Mozartultima modifica: 2011-04-04T17:11:28+02:00da minobezzi1
Reposta per primo quest’articolo