Pisa: Meno male che l’aria è buona

Ultima giornata di permanenza del treno Verde di Legambiente nella città di Pisa, che ha accolto il convoglio ambientalista con grande entusiasmo con oltre mille visitatori nei quattro giorni di permanenza. Ma a fare notizia oggi sono gli attesi dati del monitoraggio su qualità dell’aria e inquinamento acustico, effettuato per 72 ore dal laboratorio mobile dell’Istituto Sperimentale di Rfi (Rete ferroviaria italiana), posizionato in via Carlo Cattaneo 11, in maniera ininterrotta da sabato 2 a lunedì 4 aprile. In sintesi: i valori delle polveri sottili non hanno mai superato il limite giornaliero di 50 mg/m3  come previsto dal D.lgs 155 del 2010.

Le medie registrate sono state di 33 mg/m3 per il primo giorno, 19 mg/m3 nel secondo e 35  mg/m3 nel terzo. Per quanto riguarda gli altri parametri (benzene, monossido di azoto, monossido di carbonio e ozono) nessun dato particolare da segnalare. «I risultati di questi giorni mostrano un quadro sull’inquinamento atmosferico non particolarmente preoccupante per la nostra città – hanno sottolineato congiuntamente Marco Ricci, presidente di Legambiente Pisa e Roberto Sirtori, del direttivo di Legambiente Toscana – Questo quadro però non deve servire da alibi per le amministrazioni a fare ancora di più per migliorare la situazione dello smog in città. Pisa si presenta come una città apparentemente in buone condizioni di salute, anche se, a soli tre mesi dall’inizio del 2011, ha già superato per ben 21 giorni i limiti giornalieri di PM10 consentiti».

Del resto cambiando strumentazione analitica si hanno risultati meno confortanti, come viene evidenziato dalle analisi effettuate dallo staff del Treno Verde con i rilevatori di PM10 Dust Monit, messi a disposizione da Con.Tec. Lo strumento fisso, posizionato in via Aurelia incrocio via Aldo Moro, ha monitorato nelle 24 ore (tra il 31 marzo e 1 aprile), 51 mg/m3 di cui 32% di PM2,5 sforando il limite giornaliero di 50 mg/m3 stabilito dalla legge, mentre in via Romiti i valori hanno sfiorato il limite mantenendosi sui 44 mg/m3 di cui 24,50 di PM2,5.

Durante il monitoraggio itinerante, effettuato da Legambiente il 4 aprile dalle ore 18.45 alle ore 20.30 per le vie principali della città ( tratto via Cesare Battisti- via Carlo Cattaneo), è stata registrata una media oraria di PM10 pari a 63 mg/m3 con picchi di 150 mg/m3  agli inizi di via Emilia, di cui il 27% costituito da PM2,5.

Da Legambiente tengono a precisare però che non trattandosi di una media giornaliera, ma di una singola media oraria, il trattamento di questi dati deve ritenersi parziale. Si ricorda che da quest’anno anche la normativa italiana prevede per il PM2,5 un limite di riferimento di misurazione fissato dal D.lgs 155 del 2010, che stabilisce però solo un valore limite medio annuo a 25 mg/m3.

«Sarebbe interessante sottolineare quanto emerge dal rilevamento inedito dello strumento portatile di monitoraggio degli inquinanti – ha dichiarato Katia Le Donne, dell’ufficio scientifico di Legambiente – soprattutto se consideriamo che, tra le sue peculiarità, ha quella di rilevare i livelli di polveri inquinanti ad altezza uomo. Trattandosi di uno zainetto infatti, riesce a fotografare picchi molto alti di inquinamento da polveri sottili che vengono respirate simulando una passeggiata di un’ora per le vie della città. Questo è sicuramente un segno tangibile di quanto sia importante non abbassare la guardia attuando politiche sempre più efficaci per migliorare la qualità dell’aria».

Se Pisa sorride non possono fare altrettanto altre città toscane come evidenziano Ricci e Sirtori «Quello che invece riscontriamo nel resto della regione non è altrettanto rassicurante, nemmeno apparentemente: Lucca è già al 58esimo giorno di sforamento a fronte dei 35 annui consenti dalla legge, seguita da Massa e Carrara con 42 giorni di superamento e Firenze che si appresta a oltrepassare il limite con i suoi 33 giorni di superamento e sono passati soltanto tre mesi dall’inizio dell’anno. Dati alla mano ci sembra piuttosto evidente che i provvedimenti già attuati dalle città per la mobilità sostenibile non sono ancora sufficienti per rendere l’aria più salubre» hanno concluso i due esponenti ambientalisti.

greenreport

Pisa: Meno male che l’aria è buonaultima modifica: 2011-04-06T10:40:00+02:00da minobezzi1
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