Montepulciano (SI): Quando di chiamava Montemercurio

 

Mons Mercurius è l’antico nome di una collina immersa nelle campagne dell’Etruria centrale, dove sorgeva un isolato tempio romano dedicato a Mercurio, dio dai piedi alati e messaggero dell’Olimpo. La storia ha trasformato questa collina e con il passare del tempo l’ha fatta diventare una delle cittadine toscane maggiormente legate alla viticoltura: Montepulciano. Monte di nobili, e terra di Vino Nobile. Montemercurio è anche l’inizio di una scommessa, per la famiglia Anselmi, con in testa il giovanissimo Marco, che ha deciso di trasformare la piccola tenuta di 3 ettari creata dal nonno Damo e di investire risorse e passione nel mondo vino di qualità. La ricerca della qualità è il messaggio principale che si riesce a percepire dall’assaggio dei vini di questa azienda, che già dalla prima annata di imbottigliamento (2007) è riuscita a sfoderare vini capaci di emozionare. Produzioni limitate e rese molto basse anche sul rosso, portano vini di grande intensità e struttura, con il prugnolo gentile sempre ben in evidenza.

Rosso di Montepulciano 2008 – 95% Sangiovese 5% Merlot
L’annata non è ancora in commercio. I profumi sono leggermente pungenti, con le note eteree e minerali in evidenza. Lentamente si aprono sentori speziati di china e liquirizia, accompagnati da sensazioni interessanti di prugna. L’assaggio è appena scomposto, con acidità e tannino che spigolano un po’. Si sente però un corpo invidiabile, segno che la materia c’è e sicuramente verrà fuori. Finale leggermente astringente, con buone sensazioni di ciliegia matura e lampone. Voto 84 in prospettiva.

Rosso di Montepulciano 2007 – 95% Sangiovese 5% Merlot
Il colore è come piace a me, rubino scarico con riflessi leggermente granati. I profumi sono decisi, ha un bel floreale, violetta e lavanda, e frutta scura matura, mirtillo e mora. Cenni di sottobosco. In bocca è pieno, rotondo, caldo. La sapidità c’è, ma forse manca un po’ di freschezza. Il tannino è farinoso e ti accompagna puntuale per tutto l’assaggio. Tornano nitide le sensazioni di mora. Un ottimo rosso. Voto 86

Nobile di Montepulciano “Messaggero” 2007 – 100% Sangiovese
Si alza l’asticella di una tacca e si percepisce immediatamente. I profumi sono più amalgamati, più raffinati. L’amarena ed il mirtillo, il pepe nero e la liquirizia. Poi cioccolato bianco, anice e anche cannella. In bocca si sente un tenore alcolico che sorregge una struttura molto importante. La salivazione aumenta. Il tannino è vigoroso, ruvido, ma non acerbo. Il vino scivola sul palato e ti lascia una gradevole sensazione di morbidezza e setosità. In bocca la frutta matura è diventata quasi confettura, sembra di percepirne la densità. Il finale è lungo, leggermente amaricante e ferroso, con ottimi ritorni balsamici. Voto 89

Nobile di Montepulciano “Damo” Ris. 2007 – 80% Sangiovese 20% altri vitigni
Il Damo è il cru aziendale, proveniente da un’unica vigna di oltre 50 anni. Vecchie barbatelle e vecchi innesti, che creano una miscellanea di vitigni, dove accanto al classico canaiolo, troviamo piccole percentuali di insoliti, ovvero barbera e carménère. Il risultato è un vino di classe, elegante e aristocratico. Il colore è rubino intenso con leggeri riflessi violacei, segno di gioventù. Si apre con sensazioni terziarie, cuoio e tabacco dolce, e intensa mineralità. La ciliegia è sotto spirito e il balsamico esplode in sentori finissimi di eucalipto. L’assaggio è glicerico, cremoso. Entra con forza, ma si espande in grassezza e freschezza. La sapidità è quasi salsedine. Il tannino è fine, setoso, anche se rilascia ancora sensazioni leggermente astringenti. Finale vellutato e armonico, lunghissimo e invogliante. Voto 92

Vinsanto 1986
Difficile da descrivere un vinsanto così estremo. È impressionante per colore, intensità e freschezza nonostante i quasi 25 anni di caratello. Il colore è ambrato, più tendente al marrone, ma con l’unghia dorata e brillante. Uno spettacolo. I profumi sono variegati, dal sandalo al mallo di noce, dal fico secco al dattero e poi lavanda e caramello, ma potrei continuare ancora per molto. Tutto mischiato, arruffato, confuso e poi all’improvviso netto e nitido. Spiazzante. In bocca è denso, viscoso. L’assaggio inizia grasso, dolcezza allo stato puro, ma poi spunta l’acidità che non ti aspetti, quella che ti rinfresca tutta la bocca. Frutta secca e albicocca candita, ma anche menta e torroncino. Scende delicatamente e il sorso è morbido e avvolgente. Lunghissimo è forse riduttivo. Il voto è superfluo e comunque non renderebbe l’idea. Un vino da contemplazione.

Se il buongiorno si vede dal mattino, si prospettano delle gran belle giornate a Montemercurio.

Azienda Agricola Montemercurio
Via di Totona, 25/A – Montepulciano (SI)
Immagini: www.montemercurio.com

Extra Bonus: presentazione del Damo 2007 a casa di Andrea Gori.

Montepulciano (SI): Quando di chiamava Montemercurioultima modifica: 2012-02-01T11:37:00+01:00da minobezzi1
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