Pisa: Montesquieu

Arrivai a Pisa il 24 novembre 1728. È poco popolata, ma ha i segni d’una città che lo è stata molto tempo.

Dicono che abbia cinque miglia di circuito. Un tempo aveva grandi sobborghi; ma oggi la poca popolazione che c’è tutta dentro le mura. Attraverso l’Arno, Pisa comunica da una parte con Firenze, e dall’altra col mare.

In fondo alla città, a mezzogiorno, ci sono i cantieri per le galee del Granduca.
Ci sono tre bacini per costruirle, e ne costruivano due, ma molto lentamente. Il Granduca mantiene in mare tre galee, che costituiscono tutte le sue forze di mare.

Quando le galere sono costruite a Pisa, scendono per l’Arno a Livorno. Vicino al cantiere, sono i Bagni o Prigioni degli schiavi, quando sono a terra; sono durissime. Li erano le antiche prigioni della repubblica di Pisa.

La fortezza è in fondo alla città, verso Firenze; comunica con l’altra parte della città per mezzo di un ponte. Non è un gran cosa, e può avere un 100 uomini di guarnigione. Pisa può distare otto miglia da mare. L’acqua viene dal monte che è a cinque miglia di distanza, per mezzo di una acquedotto alto 20 piedi circa.
Pisa può avere da 15 a 16000 abitanti.

(da: Viaggio in Italia di Charles Louis de Secondat, Barone di Montesquieu – XVIII)

Pisa: Montesquieuultima modifica: 2012-02-20T17:55:02+01:00da minobezzi1
Reposta per primo quest’articolo