Livorno: Roberto Alberti di Spedimar

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Il sindacato degli spedizionieri marittimi che ha sede a Livorno in Via  Strozzi – Palazzo della Camera di Commercio – conta 99 iscritti, l’area di riferimento è la costa da Carrara a Piombino e raccoglie così l’intero settore delle spedizioni per mare. In Toscana l’altra associazione di spedizionieri si trova a Prato. Parliamo con il presidente Roberto Alberti della situazione attuale a circa un anno dall’incontro precedente.

Come valuta lo stato del Porto dopo l’arrivo di Giuliano Gallanti?

«Mi pare che il presidente abbia già ottenuto alcuni risultati con la liberazione dello scolmatore, il dragaggio del Molo Italia, l’accordo con le Ferrovie ed altro ancora. Forse alcune cose sono frutto di un lavoro precedente ma è un fatto che qualcosa si è mosso».

Voi siete componenti del Comitato Portuale;  funziona?

«Come altri rilevo anch’io che è un organismo pletorico, oltre 20 membri, taluni molto verbosi; sarei favorevole ad una semplificazione anche per eliminare il conflitto di interessi che per molti è evidente».

C’è un futuro per il porto di Livorno?

«Sì, a condizione che si prenda atto della novità dei trasporti per mare; sono partiti i servizi con le navi da 9.000 teus e noi possiamo al massimo ricevere quelle da 5/6.000 teus».

E la darsena Europa?

 

«Un bel progetto; ma oggi non lo vedo attuabile e forse neppure utile».

E per l’Interporto c’è un futuro?

 

«Sì, a condizione che diventi una parte del porto perché in effetti è un retroporto, e si arrivi ad una gestione unitaria; inoltre sarà indispensabile che ci siano rapporti chiari tra le istituzioni e gli operatori per non cadere negli errori come quello dei magazzini per il freddo che sono nati all’interporto nonostante i privati avessero appena investito in una struttura analoga in porto (Reefer Terminal). Così si fa confusione».

Che cosa pensa della discussione sul bacino di carenaggio che sembra difficile rendere compatibile col porto turistico in Darsena Medicea?

 

«La mia idea è che il bacino in murature sia indispensabile per l’economia del porto; quest’ultimo avrebbe grandi potenzialità nella riparazione di navi e nel refitting di grandi yacht. Avrei operato in modo diverso nei confronti delle abitazioni di lusso che dovrebbero nascere sulle aree dell’ex cantiere, e la darsena per le barche da diporto l’avrei realizzata altrove».

Le recenti vicende della Clp influiscono sul vostro lavoro?

 

«No; spero proprio che un’azienda così antica ed importante per Livorno sappia trasformarsi ed adeguarsi per continuare a lavorare nel porto; certo in passato ci sono stati atteggiamenti da “rendita di posizione” di cui oggi si rendono conto anche i dirigenti e lavoratori e che dovranno essere superati».

Continuiamo a vedere molte navi ferme davanti al porto soprattutto nei fine settimana; perché?

 

«Immagino che sia un problema di costi perché oggi il porto è in grado di lavorare a ciclo continuo e non ci sono fermate improprie come un tempo. Gli armatori o la merce, a seconda dei casi, possono talvolta preferire un giorno di attesa piuttosto che sostenere i costi maggiori per il lavoro straordinario».

Spedimar è presente nella giunta della Cciaa; di recente è stato proposto di unificare le due Camere di Livorno e Pisa; sarebbe una soluzione per l’area-vasta di cui spesso si parla?

 

«Non ne vedo l’utilità. Oggi la Camera di Livorno opera molto bene ed è molto attenta ai costi e all’efficienza. Pisa e Livorno rappresentano due realtà molto diverse e lontane tra loro. Ci penserei bene prima di andare a cambiare un’istituzione che funziona».

Ruggero Morelli per ognisette


La Spedimar è una Associazione di categoria, fondata nel 1952, che riunisce circa cento imprese di spedizioni internazionali e logistica ubicate, prevalentemente, nel territorio della provincia di Livorno, oltre che in altre aree della Toscana.

Le imprese Associate occupano, nella sola provincia di Livorno, oltre 1400 persone.

A termini dello Statuto l’Associazione non ha ad oggetto, neppure in parte, l’esercizio di attività commerciale e non ha scopo di lucro e, per tutela degli interessi comuni di carattere sindacale, tecnico, economico, legislativo e fiscale, ad essa sono attribuiti i seguenti compiti nel campo nazionale, regionale, provinciale e locale:

Tutela e rappresentanza generale delle categorie e aziende associate;

Svolgimento nel campo economico, tecnico, fiscale, sindacale di tutta l’attività necessaria a creare le migliori condizioni di esercizio di sviluppo delle categorie e delle aziende per le quali è costituita;

Promuovere, attuare la collaborazione fra le categorie associate e fra i componenti di una stessa categoria;

Promuovere la formazione e la revisione di tariffe e accordi per il regolamento dei rapporti economici collettivi e comunque interessanti la categoria delle imprese di spedizioni;

Procedere alla stipulazione dei contratti e regolamenti dei rapporti di lavoro interessanti la categoria e le aziende associate, di concerto con la Federazione Nazionale a cui aderisce, nel quadro del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, collaborando anche a tutte quelle iniziative che possono portare un reale contributo, miglioramento tecnico professionale dei prestatori d’opera;

Svolgere funzioni arbitrali nelle controversie fra aziende e fra le categorie associate;

Accogliere ed elaborare tutti i dati e le notizie necessarie per la trattazione di questioni interessanti l’attività delle categorie associate;

Procedere alla nomina di rappresentanti di categoria in tutti quegli enti o uffici statali e parastatali di categoria.

****

La Spedimar rivolge una particolare attenzione alla formazione, sia essa destinata alla riqualificazione del personale delle imprese associate sia essa orientata alla formazione di giovani da inserire nel mondo del lavoro con un bagaglio di competenze specifiche adeguate per operare in moderne imprese di logistica.

Questa particolare attenzione verso la formazione si è concretizzata nel tempo attraverso vari strumenti: dai seminari specifici relativi ad un singolo tema (tenuti sempre da esperti altamente competenti), ai corsi di aggiornamento su argomenti di carattere operativo; dai corsi di formazione per l’aggiornamento di determinate competenze (es. lingue straniere), alla collaborazione con enti ed istituzioni per la realizzazione di corsi di ampia portata.

L’Associazione organizza specifici corsi destinati a garantire il turn-over del personale aziendale con la formazione di giovani adeguatamente preparata per operare nelle imprese della categoria. L’Associazione ha pertanto collaborato direttamente con autorevoli agenzie formative (CSP-BIC), enti locali (Provincia di Livorno, Autorità Portuale di Livorno) e con l’Università di Pisa sia per la stesura dei programmi e dei piani formativi dei corsi in questione sia fornendo docenti qualificati e competenti per le materie più tecniche.

Negli ultimi anni la Spedimar è riuscita a presentare progetti formativi che hanno ottenuto il finanziamento dal fondo For.Te. In particolare attraverso il progetto formativo SPEDLOG del 2010-2011 la Spedimar è riuscita ad effettuare 173 corsi per un totale di 1277 ore di formazione erogate, per 715 partecipanti provenienti da 20 aziende associate. Il Fondo Forte inoltre ha approvato e quindi finanziato anche il nuovo progetto formativo presentato dall’Associazione per il 2012-2013: il Logistic Skill Training.

I percorsi formativi proposti dall’Associazione sono orientati alla preparazione di soggetti specializzati in grado di gestire con competenza situazioni complesse in vari contesti lavorativi legati all’ambito della logistica e dei trasporti, con particolare attenzione ai vari comparti delle imprese di spedizioni internazionali:

pianificazione e gestione dei flussi di merci, definizione di rotte dei traffici, ottimizzazione di carichi, consegne e percorsi;

conoscenza delle normative contrattuali del trasporto in genere (marittimo, terrestre ed aereo);

organizzazione della movimentazione di merci e mezzi, fornitura del servizio in base alle esigenze della clientela ed in relazione all’andamento del mercato;

ottimizzazione dell’attività rispetto ai criteri di riduzione di temi e costi;

gestione degli aspetti documentali, doganali ed assicurativi dell’attività di trasporto merci;

organizzazione dei servizi portuali, definizione dei piani di carico, tariffazione dei servizi;

conoscenza dei criteri si sicurezza e qualità di settore;

conoscenza di tecnologie informatiche di settore;

conoscenza della lingua inglese (colloqui e terminologia specifica di settore).

Pertanto i corsi su citati propongono una specifica formazione su materie di immediato riferimento pratico rispetto all’operatività delle imprese associate ed in particolare: normativa doganale, normativa dei trasporti, contratti di trasporto (stradale, marittimo, ecc), documenti di trasporto (compilazione e normativa a loro relativa), normativa internazionale relativa al trasporto (stradale, marittimo, ecc), tecnica doganale, applicativi informatici specifici di settore, outsourcing di servizi logistici,  lingua inglese, lingua cinese.

La formazione di tali figure professionali può indubbiamente avere ricadute positive sul settore logistico locale in quanto consente alle aziende di poter disporre di personale specificamente formato (con competenze pratiche ed immediatamente spendibili) per operare in un settore chiave della logistica quale quello delle spedizioni internazionali. In questo modo infatti il turn-over del personale nelle aziende può svolgersi con risorse sempre adeguatamente formate e con un buon bagaglio iniziale di competenze.

A trarre vantaggio da tale situazione sarà dunque il complessivo livello qualitativo della locale economia dei trasporti e della logistica infatti mantenendo alti standards qualititativi del “know how” professionale delle imprese le stesse offriranno ai loro clienti servizi sempre qualitativamente aggiornati e competitivi.

****

La Spedimar aderisce a Fedespedi (Federazione italiana delle Imprese di Spedizioni) ed a Confetra (Confederazione Italiana dei Traffici e della Logistica):  tali membership garantiscono che l’azione dell’associazione abbia il supporto di organismi nazionali, in questo modo la Spedimar rafforza la sua posizione di fronte alle varie autorità e può portare i problemi locali all’attenzione ed ad un livello discussione nazionali.

L’adesione a Confetra permette alla Spedimar di essere rappresentata nel:

Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro

Albo centrale dell’Autotrasporto

CLECAT (Comité de Liaison Europeen des Commissionnaires et Auxiliaires de Transport)

FIATA (Federation International des Associations des Transitaires et Assimiles)

Livorno: Roberto Alberti di Spedimarultima modifica: 2012-03-14T12:39:36+01:00da minobezzi1
Reposta per primo quest’articolo