Prato: Archeologia nell’indifferenza

Eccole condierazioni di un pratese sui rinvenimenti archeologici di Piazza del Duomo.

«Prato, Piazza del Duomo. A lato della Basilica di Santo Stefano, in prossimità dell’imbocco di Corso Mazzoni, in questi giorni, all’interno di un’area di qualche metro quadro recintata da alcune transenne, è possibile notare uno scavo delle profondità di circa un metro e mezzo. All’esterno nessun cartello, nessun riferimento all’impresa esecutrice o al direttore dei lavori, tanto meno alla qualificazione dei lavori in corso.

Al di là della scena di ordinaria illegalità in fatto di esecuzione di lavori edili, quello che sembra sfuggire ad addetti dei lavori e comuni passanti, è la presenza all’interno, su di un lato dello, scavo di resti di antiche murature in alberese, fondate su lastre di roccia accollate, sistemate ad arco. Sul lato opposto, il sezionamento del terreno prodotto dallo scavo, ha portato ad evidenziare vari livelli sovrapposti di pavimentazioni o sottofondazioni, per i quali è facile intuire tattarsi di remote sistemazioni del suolo.

Inseriti all’interno di detti livelli si vedono inseriti alcuni tagliandi numerati. Di tutto ciò, oltre a nessuna segnaletica su posto, nessuna notizia da giornali, televisioni o quantaltro. Nessuna informazione o notizia, niente, niente. Al di là della complessiva indifferenza, tutto sembra essere avvolto da una situazione di totale omertà.

Certo, viste le sorti della città etrusca di Gonfienti, sepolta per sempre dai capannoni dell’Interporto, questo non deve assolutamente stupire:
una trancia di muratura, che poi si potrebbe scoprire di epoca medioevale, sarà sicuramente “poca cosa” per le autorità preposte alla tutela, le stesse che hanno permesso l’attuale stato di completo degrado ed abbandono dell’area archeologica di Gonfienti. Tutto questo è un’assoluta vergogna, una vergogna schifosa! Francesco Fedi».

 

 

Prato: Archeologia nell’indifferenzaultima modifica: 2009-03-21T11:47:00+01:00da minobezzi1
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