Lucca: Accordo NAS-Coldiretti contro i falsi nell’alimentare

Bene i controlli da parte dei Nas a tutela del consumatore e del vero made in Italy. “Avanti così perché questa è la strada da proseguire per sgominare le tante, troppe truffe alimentari che imperversano sul mercato e danneggiano chi fa della qualità uno stile di vita”. Coldiretti Lucca (www.lucca.coldiretti.it) plaude al lavoro dei Nas che negli scorsi giorni hanno sequestrato una tonnellata di prodotti alimentari di vario genere, per un valore stimato di circa 100 mila euro nell’ambito di una serie di controlli sui siti internet. Nella rete è finita anche una impresa operante nella Provincia di Lucca che eseguiva la macellazione di carne suina in locali non autorizzati e sprovvisti dei requisiti igienico-sanitari minimi, utilizzando per la preparazione dei prodotti una struttura abusiva in legno.

“Questo genere di operazioni di controllo – spiega Coldiretti – consentono alle imprese di lavorare con più serenità e di continuare ad investire sulla qualità che è il vero marchio di fabbrica dei nostri prodotti. Coldiretti da sempre è impegnata, con campagne, iniziative e attività nella tutela e difesa di quei prodotti che garantiscono l’italianità al 100%, e nel nostro caso la lucchesità. Il nostro obiettivo è, come sostenuto anche all’ultima convention, di arrivare alla filiera tutta italiana, trasparente, garantita, tracciata e sicura dal punto di vista alimentare e sanitario.

I Nas hanno fatto un grande lavoro. Complimenti”. Coldiretti già da quasi un anno collabora con il nucleo antisofisticazione dei Carabinieri a rimarcare la battaglia comune per il bene e nell’interesse della collettività: “Con i Nas la nostra organizzazione ha stretto già da un anno un accordo per consentire ai carabinieri l’accesso protetto on line alle banche dati e garantire così, attraverso le federazioni periferiche, una rete di punti di contatto sul territorio in grado di dare una mano all’Arma nello svolgimento delle attività investigative di controllo dei prodotti di importazione per verificarne la non nocività per la salute. Chi non rispetta le regole, danneggia il Made in Italy, e tradisce il consumatore dovrebbe cambiare mestiere”.

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