Forte dei Marmi (LU): Michela Brambilla per parlare di casinò

Alienare le superfici demaniali sulle quali insistono i manufatti degli stabilimenti balneari. È uno scatenato Massimo Mallegni, sindaco di Pietrasanta, a mettere la proposta choc sul tavolo dell’incontro che sabato pomeriggio tutti i sindaci della Versilia si preparano ad avere con il ministro del turismo Michela Vittoria Brambilla. Mallegni spara a raffica le richieste per il governo, mettendo i punti sulle “i”: «Perché avere un ministro – continua – non è avere un ministero. E io sono convinto che il ministro del turismo, in questo paese, dovrebbe anche essere il vice presidente del consiglio dei ministri».
Con Mallegni, a presentare il convegno “Il mare della Versilia…Ieri, oggi e domani” – organizzato per sabato alle 19 negli spazi della “Capannina di Franceschi” da Assindustria Lucca e Unione proprietari bagni di Forte dei Marmi – c’erano i colleghi Giampaolo Bertola (Camaiore) e Luca Lunardini (Viareggio). Oltre al padrone di casa Umberto Buratti e al vice presidente della Provincia Patrizio Petrucci. Entrambi esponenti del centrosinistra non hanno battuto ciglio alla voglia di privatizzazione del sindaco di Pietrasanta. Metà primo cittadino e metà operatore del settore, Mallegni ha così argomentato la propria idea: «Il mare è di tutti, certo. Ma la gestione delle spiagge è necessario sia affidata a professionisti. L’alienazione permetterebbe anche un aumento del costo delle concessioni stesse. E consentirebbe ai Comuni un incasso immediato pari a due Finanziarie».
 Ma l’elenco non è finito: «Al nostro turismo servono soprattutto le infrastrutture. Non è possibile che chi arriva con il jet privato all’aeroporto di Pisa poi debba far portare l’aereo a Firenze perché al “Galilei” non può restare». Dagli aeroporti agli approdi turistici, passando per «la revisione del codice della navigazione al capitolo concessioni». E guai a chiedere a Massimo Mallegni se la Versilia ha i numeri per garantire l’extra lusso che tutta questa privatizzazione porta con sé: «Certo che sì.
E se mi domandate cosa abolirei rispondo senza esitazione: i gruppi».  Prima di lui era stato Paolo Corchia, presidente degli albergatori di Forte, a puntare il dito sulla questione delle concessioni demaniali: «Serve una legge sul demanio che dia certezza gli operatori del turismo balneare e consenta investimenti sicuri». Non sia solo «visita celebrativa» quella del ministro – ha ammonito Corchia – in un “santuario” della vacanza “on the beach”. Perché «le imprese vivono un momento di grandissima difficoltà. Ed è anche per questo che abbiamo bisogno di una legge nazionale che ci consenta di stare al passo con i nostri “competitor”».  Di «leggi anacronistiche» parla Giampaolo Bertola che tuona contro «Capitaneria di porto e magistratura» per le ripercussioni negative che «leggi anacronistiche» provocano sul turismo: «Siamo in balìa di norme non ben precise, oggi interpretabili da questo o quel comandante e/o magistrato, e domani da un altro. Questa è la prima cosa che dirò al ministro». Parola di sindaco di Camaiore che incassa anche un «bravo» da Graziella Polacci, presidente dell’Unione proprietari bagni di Forte.
Anche Luca Lunardini ha una sua prima cosa di cui parlare con il ministro: il casinò. Il sindaco di Viareggio lo farà alle 17, prima di andare al Forte, ricevendo Vittoria Brambilla al Centro congressi Principe di Piemonte prima dell’appuntamento previsto a Forte dei Marmi per le 19. Con la partecipazione di Elena David, presidente Associazione italiana compagnie alberghiere di Confindustria, Bernabò Bocca, presidente di Confturismo, Claudio Albonetti, presidente di Assoturismo.
viareggiointv

 

 

Forte dei Marmi (LU): Michela Brambilla per parlare di casinòultima modifica: 2009-05-28T16:56:19+02:00da minobezzi1
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