Arezzo: Il Ciclo dei Mesi

Per Piazza Grande e oltre...

Ecco un breve saggio che appare sul bel portale web arezzonotizie:

C’è in Arezzo un manufatto artistico che “vale” da solo mezza piazza Grande, sto parlando delle sculture policrome che adornano l’archivolto dell’ingresso principale della Pieve, il cosiddetto Ciclo dei mesi.

Questa grande testimonianza d’arte andrà in rovina, nonostante il restauro di qualche anno fa, per il traffico veicolare che praticamente indiscriminato deve sopportare continuamente la parte alta del Corso. Il Soprintendente che diresse il restauro, la compianta Anna Maria Maetzke, si rifiutò per un po’, di fronte a questo carnaio culturale, di riaprirne la visibilità. Poi ci furono rassicurazioni di vario tipo… con questo risultato.

Un altro manufatto, certo di minore importanza ma non per questo meritevole dell’irresponsabilità istituzionale, è il particolare, “unico” lastricato che proprio dalla Pieve ricopre il Corso e la via dei Pileati, testimonianza di bel progetto e valente perizia artigiana degli anni Trenta del secolo scorso: si sta facendo andare in rovina. Ci sarà presto, assieme ad altre strade e piazzette limitrofe, un rinnovo secondo la consolidata mediocrità progettuale dell’Ufficio tecnico comunale?
I lastricati di certe strade sono per Arezzo, scientificamente provato, un bene storico che avrebbe bisogno di un’accorta e lungimirante tutela; sono invece massacrati senza riguardo alcuno dal traffico veicolare anche pesante, seguendo una quasi completa e colpevole deregulation consentita omissivamente ormai da anni da parte di quelle Istituzioni che dovrebbero invece operare in tutt’altro modo. Ma tanto, poi, si rinnova… e s’inaugura il rinnovato.

Prestissimo, per la nuova, giustissima disciplina del traffico in piazza Grande, vie e piazzette che le fanno corona esploderanno: a causa della menzionata deregulation normativa, i proprietari di automezzi che a vario titolo possiedono un permesso di sosta per soli 20 minuti vi sostano… per l’intera giornata. Qui i lastricati sono in condizioni penose, non gioverà una raffazzonata manutenzione probabilmente in programma, tanto meno un rinnovo secondo lo “stile” attuale.Per Piazza Grande e oltre...
Moto e motorini – per por fine a quest’infernale stillicidio – meritano, per un arcano motivo, il primato dell’inciviltà: non più tardi delle 22 di ieri, ve n’erano una ventina in sosta selvaggia tra Borg’unto e la Piazza. Moto e motorini… proprietari di moto e motorini!

Ai lettori indovinare quale sarebbe il salutare rimedio, tenendo purtroppo presente che «[…] la buona educatione è una gran cosa […]: e a noi altresì s’aspetta far resistenza a primi moti con ogni forza, e diligenza, per avvezzar retto il costume, prima che si faccia habito al male, perché come gli è fatto l’habito, è quasi impossibile poterlo lasciare, come si legge in questi versi d’Ovidio: “A principii cattivi contrapporsi dobbiam, che tardi s’apparecchia poi la Medicina, quando il mal possanza ha preso troppa, per il lungo indugio.”».
(Bella Favola dello Istinto Naturale, Nicolao Granucci de Lucca, 1570 ca.)

A.C.

(foto: Gianni Brunacci)

Arezzo: Il Ciclo dei Mesiultima modifica: 2009-06-07T09:37:39+02:00da minobezzi1
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