Livorno: Fine del Mercatino Americano

copertina_front_ridL’ormai imminente trasferimento del “mercatino americano” all’interno del porto (stazione marittima) è per la città un evento storico. La stragrande maggioranza dei livornesi infatti non ha mai visto piazza Venti Settembre libera dai banchi del “mercatino”. Anche per i più anziani resta difficile ricordare la piazza degli anni ‘50 – ‘60 , quando al mattino vi si svolgeva il mercato delle erbe e poi, appena veniva sgomberata dai barrocci, diventare un mercatino del tutto particolare dove si vendevano prodotti di varia natura, spesso di contrabbando ed in taluni casi di provenienza “oltreoceano”; tanto che, proprio per questa sua caratteristica, divenne per tutti, a Livorno e fuori di Livorno  “il mercatino americano”.

Proprio per parlare della piazza e del suo mercatino l’Associazione Lavoratori Comunali in collaborazione con l’Archivio di Stato di Livorno, la libreria Gaia Scienza, il gruppo fotografico “Binario 7″, con Ursula Galli che ha raccolto le foto da fine anni ‘40 agli anni ‘80, e con gli stessi commercianti di piazza Venti Settembre, ha promosso una serie di iniziative (una mostra ed un libro) che si svolgeranno alla Bottega del Caffè di viale Caprera da giovedì 30 luglio a domenica 9 agosto.

La mostra, dal titolo “Piazza Venti: da piazza San Benedetto al mercatino americano”, abbraccia un periodo che va dalla progettazione e dalla costruzione della piazza (primi dell’800) fino ad oggi passando per gli anni d’oro del mercatino americano: dall’immediato dopoguerra fino agli anni ‘70.
Oltre 100 le foto esposte, molte delle quali inedite, e poi immagini e cartoline d’epoca, documenti storici ed oggettistica. Nella mostra anche una piccola esposizione di quadri di Giuseppe Cavallini che riproducono il mercatino americano e la piazza quando vi si svolgeva il mercato delle erbe.

La mostra resterà aperta tutte le sere, dalle 19.30 alle 24, dal 30 luglio fino al 9 agosto, in occasione quindi anche della Notte Bianca (31 luglio) e di Effetto Venezia (dall’1 al 9 agosto).

Nella serata inaugurale, giovedì 30 luglio alle ore 21, sarà presentato il libro di Ursula Galli “Il Mercatino Americano e dintorni – una storia livornese del dopoguerra” (Ed. Erasmo); una ricostruzione delle vicende di un mercato, quello di piazza venti Settembre, nato dalle ceneri del dopoguerra, con il contrabbando di sigarette e di generi di prima necessità recuperati dagli Alleati Americani, e diventato, con il tempo, negli anni Cinquanta e Sessanta, e fino agli anni Ottanta, la principale attrazione turistica di Livorno.

Attraverso interviste, foto private e inedite, estratti di giornali, l’autrice ripercorre le tappe dell’evoluzione di quella che è stata una piccola città nella città di Livorno, un ammasso di banchi coperti da tetti di lamiera imbullettati ai platani, dove da tutta Italia venivano a cercare i Levis, i Ray-Ban, le  t-shirt Fruit of the Loom come quelle di James Dean prima e di Fonzie poi, e dove sono apparsi il ketchup, il burro di noccioline e lo sciroppo d’acero molto prima che approdassero nei supermercati italiani.

In piazza Venti Settembre, negli anni Cinquanta e Sessanta, gli attori di Cinecittà di passaggio a Livorno si accaparravano il dentifricio sbiancante che faceva brillare i denti dei colleghi di Hollywood ed anche il potentissimo colluttorio Listerine per baci a prova di ciak. Si sono visti, e non una volta sola, Mastroianni, Alberto Sordi e la Loren, Claudio Villa lì era di casa. Little Tony vi si sentiva Elvis. Mentre negli anni Settanta i pionieri delle radio libere in Italia vi hanno reperito i trasmettitori FM da campo americani su cui si basò la cosiddetta “alta frequenza” delle prime radio libere d’Italia e Renzo Arbore veniva a cercarvi cimeli per la sua collezione di oggettistica  kitsch.

davidone67

Livorno: Fine del Mercatino Americanoultima modifica: 2009-07-15T15:34:25+02:00da minobezzi1
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