Casteldelpiano (GR): Angry Years

Toscana delle Culture

Angry years. Anni arrabbiati, fatti di radicalità espressiva, di contrasti, di colori inattesi e di linguaggi in continuo movimento. E’ questo il tema della XVII edizione di Toscana delle Culture, un festival che parla lo slang dei ragazzi con la rabbia e la forza di quest’età felice e disperata, fatta di conquiste ed abbandoni, di slanci impetuosi e sprofondamenti nichilistici. Un itinerario d’arte che offrirà a tutti, compresi gli adulti più barbosi, l’opportunità di gettarsi, forse, nell’età più affascinante e meno solcata da chi crea e offre cultura, quella dei giovani, dove fermenta la vita e nasce una lingua scandalosa troppo vicina alle emozioni.

Nato come sempre col sostegno di Regione Toscana, Provincia di Grosseto e Comuni dell’Amiata Grossetano il festival si snoderà tra i paesi dell’Amiata dal 2 al 12 agosto, quest’anno con una formula inedita. In ogni borgo, infatti, sarà ospitata una compagnia per qualche giorno: per riallestire e proporre uno spettacolo esistente, per debuttare con una nuova opera, oppure per costruire, nel paese stesso, qualcosa di completamente nuovo. Ma in ogni caso, attraverso la sosta e le relazioni che si attiveranno, la compagnia stabilirà un rapporto vitale con i cittadini residenti e soprattutto con i giovani cui è dedicato il festival.

Tanti teatri diversi e sorprendenti per riaffermare l’energia che crea e rinnova le forme della comunicazione “diretta”, che solo il teatro può dare. Sulla scena si alterneranno alcuni tra i migliori (e pluripremiati) giovani gruppi teatrali italiani: Gli Omini che debuttano ad Arcidosso con il nuovissimo 7 novembre 2008, Babilonia Teatri a Casteldelpiano con lo storico Made in Italy, Astorri Tinitinelli con il non-concerto non-spettacolo Amurdür, grido di vita e di protesta al Parco Bella Costa di Sasso d’Ombrone, ma anche – a Santa Fiora e Bagnolo – col raffinatissimo interprete del teatro dei burattini Francesco Trecci.

Quindi tre creazioni originali per il festival, diverse fra loro e dai canoni classici del teatro: Luz “un racconto per la luce” del maestro palermitano Marcello D’Agostino e dell’attrice danzatrice Serena Gatti, incastonato nelle vie di Seggiano, Notte Beckett nella quale il boschetto del Parco pubblico di Semproniano riverbera di luci e ombre del profondo col teatro, la musica e i video degli artisti raccolti intorno alla compagnia Accademia Amiata Mutamenti.

Infine una salita notturna verso il Monte Amiata, da un’idea del poeta, attore e regista Giuliano Scabia: un “andar di notte nel bosco fino alla vetta” in compagnia di poesia musica e stelle guidati da un grande Maestro, così, per segnare simbolicamente la conclusione del festival 2009.


Casteldelpiano (GR): Angry Yearsultima modifica: 2009-08-03T15:41:09+02:00da minobezzi1
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