Punta Ala (GR): Un bagno in mare? 100€

Maremma, terra di turismo. Certamente ospitale, di sicuro ben fornita di servizi, pronta ad offrire una vacanza riposante e rilassante. Nonostante la crisi, la situazione almeno per quello che riguarda il mese di agosto appare rassicurante con alberghi, residence e soprattutto agriturismi nei quali sarà difficile trovare un posto libero almeno fino al 20.
Eppure, qualcosa non va come viene puntualmente segnalato dalle e mail di alcuni lettori del Corriere di Maremma. Spesso anonime, ma talvolta – come nel caso in questione – con tanto di nome e cognome.
L’incipit è di quelli che fanno immediatamente riflettere: “Sicuramente lo saprete già – attacca la signora Simona S. – ma volevo raccontarvi di come riescono ad allontanare il turismo qui in Maremma”. Ed ecco la storia, dalla quale per evidenti ragioni sono stati epurati i riferimenti a stabilimenti balneari. “Martedì scorso – scrive Simona S. – viene a trovarmi un’amica da Perugia per andare al mare. Mi dice che avrebbe piacere di vedere Punta Ala, così decido di andare in un bagno di quella località, quello che comunque conosco da quando andavo nella spiaggia libera. Vado e non c’è più spiaggia libera; a dire il vero nemmeno la spiaggia c’è più, ma ormai eravamo lì e decidiamo di prendere un ombrellone. Sottolineo che ci saranno stati una cinquantina di ombrelloni ma tutti ‘abitati’, 4-5 vuoti e comunque tutti su una fila e poi gli altri. Avevano creato una specie di ‘terrazza’ e così per andare realmente al mare, si devono scendere le scale e buttarsi in acqua…”. E a questo punto che succede? “Ci danno un ombrellone sulla spiaggia o meglio sulla riva; il bagnino ci dice che l’ombrellone è composto da due sdraio e un lettino per la modica cifra di 45 euro. Strabuzzo gli occhi, ma va bene: ‘E’ Punta Ala’, mi dico. Stiamo un po’ al mare ma avremmo preferito due lettini… In ogni caso l’intenzione era di passare lì tutto il giorno, per cui abbiamo anche pranzato. E qui arriva un’altra ‘sorpresa’: per un antipasto, due primi piatti pronti e due bibite con caffè ho speso altri 45 euro. Non mi pare una cifra modica…”.
Le “disavventure” della signora Simona non sono ancora finite: “Chiedo al bagnino se poteva cambiarci la sdraio con il lettino. La sua risposta? ‘Non si toglie nulla, semmai si aggiunge’. E allora quanto si spende per un lettino? E lui serafico: ‘10 euro’. Insomma per aver ospitato una mia cara amica, ho speso la modica cifra di oltre 100 euro per nemmeno una giornata intera di mare. Ma si può?”. La conclusione è amara oltre che emblematica: “Ovvio – conclude la signora Simona – che né io né la mia amica ci rimetteremo più piede e la ‘pubblicità’ negativa è assicurata. Aggiungo solo che che lei aveva pensato di farsi 4 giorni di ferie al mare, ma dopo quelle che è successo a Punta Ala ha deciso per San Benedetto del Tronto. E io la approvo in pieno! E che non mi si venga a dire che dobbiamo portare turismo qui perché ci sarebbe solo da vergognarsi…”. C’è bisogno di aggiungere altro? La storia è questa e tutti possono trarre le dovute conclusioni. Ci sui scandalizza, a ragione, di un famoso ristoratore romano che ha sganciato un conto di oltre 600 euro a due turisti giapponesi, ma non è che tutti possono permettersi di spendere oltre 100 euro in due.
Ma quello che in tutta questa vicenda fa più rabbia sono i 10 euro richiesti per ottenere un lettino in più. Ma non sarebbe stato più saggio “regalare” il lettino e riprendersi una sdraio? Così, talvolta, vanno le cose nella Maremma del turismo..

corrieredimaremma

Punta Ala (GR): Un bagno in mare? 100€ultima modifica: 2009-08-03T12:42:13+02:00da minobezzi1
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