Grosseto: Etichettatura anche per la pasta

Monica Faenzi, parlamentare maremmana, ha presentato in commissione agricoltura della Camera una risoluzione che impegna il Governo ad adoperarsi per introdurre l’etichettatura obbligatoria di provenienza del grano duro sulle confezioni della pasta alimentare.

“La risoluzione – spiega Faenzi – nasce dall’urgenza di porre al centro del dibattito politico-parlamentare la difficilissima fase che sta attraversando la cerealicoltura in Italia e in modo particolare in Toscana. In numerosi depositi di cooperative o consorzi di produzione giacciono ancora quantitativi ingenti di grano duro dell’annata 2008, la cui coltivazione ha risentito pesantemente della lievitazione dei costi. A differenza di un anno fa, però, oggi la quotazione del grano duro è di circa 21 euro al quintale con una produzione a ettaro che oscilla fra i 25 e i 30 quintali. A conti fatti, l’introito che un imprenditore agricolo riesce a ricavare da un ettaro coltivato a cereali è di circa 550 euro, a fronte però di costi di produzione che variano da 750 a 900 euro l’ettaro. In questo modo il prodotto cerealicolo nostrano sconta gravissimi problemi di competitività, anche a motivo dei costi legati al rispetto delle normative in vigore“.

Secondo la parlamentare “l’effetto più preoccupante è che in un contesto di mercato sempre più agguerrito, la qualità delle nostre produzioni rischia di trasformarsi da vantaggio ad aggravio incomprensibile, a tutto svantaggio del prodotto finito: la minor concorrenzialità del grano duro italiano può far sì che sulle nostre tavole arrivi non pasta italiana, ma semplicemente realizzata in Italia con materie prime di altri Paesi”.

L’etichettatura obbligatoria sulle confezioni di pasta alimentare italiana consentirebbe la tracciabilità delle materie prime, aiutando i consumatori a scegliere in modo più consapevole e informato le produzioni nostrane. Anche la commissione agricoltura della Regione ha recentemente approvato una risoluzione, che impegna la giunta Martini ad attivarsi affinché, in sede di conferenza Stato-Regioni, si faccia portatrice della richiesta di utilizzare a questo fine gli aiuti previsti dal regolamento europeo 73/2009, che prevede la possibilità di un sostegno specifico per alcuni tipi di agricoltura importanti per il miglioramento dell’ambiente e alimentari.

In Toscana si registrerebbe attualmente una diminuzione del 55% della produzione di grano duro e del 27% di superfici coltivate.

corrieredimaremma

Grosseto: Etichettatura anche per la pastaultima modifica: 2009-08-06T12:27:00+02:00da minobezzi1
Reposta per primo quest’articolo

Un pensiero su “Grosseto: Etichettatura anche per la pasta

  1. Buonasera

    Apprezzo molto questa proposta e gradirei sapere come va avanti ..se va avanti.
    Per il momento quali sono i mezzi per sapere la provenienza delle materie prime nella produzione della Pasta ?

    sono abbastanza preoccupate perche’ ho sentitoparlare di una Pasta ( la Barilla ) che verrebbe fatta con grano di provenienza dalla Bielorussia
    E’ possibile come si puo’ sapere ?
    Grazie per l’attenzione
    manilla.calabretta@tin.it

I commenti sono chiusi.