Vernio (PO): Birra al farro

Luigi Alberto Galardi per pratoblog

Immaginatevi quattro persone a tavolino che parlano di birra davanti ad un boccale della bionda bevanda appena spillata dal tino. Una esperienza invidiabile per me che ho partecipato a questa piacevolissima riunione. Per la cronaca il boccale in questione era pieno di mosto di birra fermentato a base di farro ed erbe aromatiche raccolte nella vallata. Non ho parole per descrivere il sapore di questa birra in embrione, il cui ricordo ancora mi commuove, e i molteplici aromi con cui ha stimolato le mie papille gustative, ma posso assicurarvi che ho avuto il privilegio di gustare una vera delizia.
 
Questa ed altre specialità sono il punto di forza di una delle aziende che in provincia di Prato non ha risentito della crisi: si tratta del birrificio Rhyton, di Vernio. Questa azienda è nata dall’iniziativa del mastro birraio Maurizio Gandolfi (in basso nella foto) che, con Stefano Aiazzi,  nel 2005 si è messo a fare la birra a Vernio ottenendo un prodotto artigianale di qualità elevatissima che ha subito ottenuto un grande successo. Alla coppia originale si è poi aggiunto un terzo socio nel 2009, Cecilia Capecchi.
 
La carta vincente  di Maurizio e soci è stata soprattutto quella di legare i loro prodotti a quello che  offre il territorio della Val di Bisenzio. In quest’ottica sono state create tre birre stagionali:  la Caniccia, birra fatta a base di castagne, che riprende appieno la tradizione valbisentina, in cui la castagna ha sempre avuto un ruolo di primo piano, la birra Bastet  al miele e la Appen, birra dell’Appennino, che contiene farro biologico ed erbe aromatiche della val di Bisenzio, vere prelibatezze che solo la mano esperta di Maurizio riesce ad amalgamare con il giusto equilibrio.
 
Queste tre birre si aggiungono alla produzione di tre birre tradizionali: la Ur, chiara e leggera, la Alt, ad alta fermentazione, e la Strong, doppio malto dal gusto molto deciso. Ad ognuna di queste birre Maurizio e soci consigliano addirittura l’abbinamento gastronomico  che consente di degustare al meglio la bevanda valorizzando nel contempo anche il gusto della pietanza.
 
La Val di Bisenzio, secondo Gandolfi, ha tutto quello che serve per fare un ottimo prodotto: un’acqua purissima dalle caratteristiche uniche che, unita al malto e al luppolo di qualità, provenienti da coltivazioni non ogm, forma la base di tutte le birre.
 
A questo punto entra in gioco la magia del mastro birraio, che si trasforma quasi in farmacista, dosando al meglio i lieviti che servono per trasformare una miscela grezza di acqua e cereali in birra. La birra del birrificio Rhyton non è nè pastorizzata ne filtrata come i prodotti industriali che vanno per la maggiore, i lieviti rimangono in sospensione e la bevanda nel tempo si evolve e vive di vita propria all’interno della bottiglia: «La nostra birra è viva» ama ripetere Maurizio.
 
I prodotti della Rhyton stanno avendo grande successo e  per far fronte ad una richiesta che in pochi anni si è quadruplicata, l’azienda si è trasferita in locali più grandi. Il 2009, che per tante aziende pratesi è stato di lacrime e sangue, per i ragazzi della Rhyton è stato  di espansione. La fama Maurizio è tale che il mastro birraio tiene anche corsi per insegnare alle persone a farsi la birra  in casa e per aiutare chi vuole impiantare per conto suo un birrificio artigianale.
 
Alla Rhyton inoltre hanno avuto anche l’idea di personalizzare le etichette delle bottiglie di birra di loro produzione in base alle esigenze dei clienti , che  così possono legare il marchio delle loro azienda ad un ottimo prodotto. Come avrete capito, mi è piaciuto molto scrivere questo articolo. Una bella azienda in crescita, che produce prodotti di ottima qualità nella Prato di oggi è rara, anche se dimostra che la capacità e la voglia di lavorare dei pratesi può manifestarsi anche in settori diversi dal tessile.
 
Nel birrificio si percepisce quel gran daffare che c’era negli stanzoni della Prato di qualche anno fa, quando si facevano turni anche di dodici ore. Il mastro birraio Maurizio, nei momenti topici delle produzione, passa nel birrificio anche 14 o 15 ore al giorno per controllare che il processo di fermentazione della birra si inneschi nel modo migliore. Complimenti ragazzi, Prato può farcela anche con il vostro esempio.

 

Vernio (PO): Birra al farroultima modifica: 2009-09-10T11:05:01+02:00da minobezzi1
Reposta per primo quest’articolo